Acidità in gravidanza
L’acidità di stomaco è un disturbo molto frequente in gravidanza. Inizialmente le ragioni sono da ricercare nell’incremento dei livelli di progesterone che portano a un rallentamento dei processi digestivi e a una riduzione del tono dello sfintere (tra esofago e stomaco).
A partire dal quarto mese, quando il feto inizia a diventare più grande, la pressione che viene esercitata sullo stomaco tende ad aggravare il disturbo facilitando la risalita degli acidi nell’esofago.
I bruciori e l’acidità di stomaco sono tra i sintomi più comuni in gravidanza e spesso sono accompagnati da disturbi gastrointestinali. Se l’acidità è presente anche prima della gravidanza è molto probabile che questo problema tenderà a tornare con maggiore intensità nel corso dei nove mesi.
Cosa fare per combattere il disturbo
In genere il medico sceglie una terapia farmacologica adeguata, da seguire con molta prudenza poiché si rischia di mettere in pericolo il bambino. Esistono poi alcune semplici regole per contrastare l’acidità e calmare il reflusso in gravidanza, ad esempio:
- non eccedere nel consumo di cibi grassi e caffè;
- evitare i cibi acidi come il pomodoro, i succhi di frutta, gli agrumi, il cioccolato e la menta;
- evitare il consumo di alcol;
- evitare pasti abbondanti specialmente la sera;
- non coricarsi subito dopo aver mangiato;
- evitare movimenti che fanno pressione addominale o indumenti troppo stretti.
Inoltre, si consiglia di dormire assumendo una posizione leggermente inclinata, con la testa e la parte superiore del tronco sollevate.
In alcuni casi possono essere di grande aiuto gli integratori alimentari, come l’acido folico e il ferro. Se il problema persiste è bene contattare il medico per prendere in considerazione soluzioni mirate e specifiche.
Quando finisce l’acidità in gravidanza?
Nella maggior parte dei casi i sintomi compaiono nella prima fase della gravidanza e tendono a scomparire con il procedere dei mesi. In altri casi invece, l’acidità si protrae per tutta la durata della gravidanza, in forma più o meno forte, accompagnando la futura mamma nei continui cambiamenti che il suo corpo continua ad avere.
Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.