FrobeFlu 330mg + 200mg Mylan 20 Compresse Effervescenti
- Marca: MYLAN SpA
- Codice Prodotto: 034595025
- EAN:
- Disponibilità: Disponibile (evaso in 24 ore)
- 3 pezzi
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FrobeFlu 330mg + 200mg Mylan Acido Acetilsalicilico + Vitamina C
PRINCIPI ATTIVI
Acido acetilsalicilico, acido ascorbico.
ECCIPIENTI
Sodio bicarbonato, acido citrico anidro, glicina, sodio benzoato.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di stati febbrili e dolorosi (forme influenzali, malattie da raffreddamento, mal di testa, mal di denti, dolori reumatici e muscolari, dolori mestruali, nevralgie).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i elencati; ipersensibilita' ai salicilati o ad altri antinfiammatori non steroidei; ulcera gastro-duodenale in fase attiva ed altre gastrop atie; diatesi emorragiche (in particolare emofilia, ipoprotrombinemia e deficit di vitamina K); insufficienza epatica o renale grave; pazienti affetti da asma bronchiale, particolarmente se e' associata a poliposi nasale e angioedema; l'uso di questo medicinale e' controindicato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni; dosi >100 mg/di e durante il terzo trimestre di gravidanza; bambini e adolescenti con sintomi di influenza o varicella a causa del rischio di sindrome di Re ye; deficit della glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
POSOLOGIA
Adulti, anziani e ragazzi di eta' superiore a 16 anni Le dosi consigli ate sono le seguenti.
Come antipiretico e analgesico per dolori di lie ve o moderata intensita': 1 compressa ogni 4-6 ore, secondo necessita' .
Dolori reumatici e muscolari, nevralgie: 1-2 compresse, due-tre volt e al giorno.
Si raccomanda di scogliere le compresse in un bicchiere d 'acqua.
Non superare le dosi consigliate senza il parere del medico; i n particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pie no, particolarmente quando sia necessario somministrarlo ad alte dosi e per periodi prolungati.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C; tenere il contenitore ben chiuso.
AVVERTENZE
Questo medicinale non deve essere utilizzato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni.
I soggetti di eta' superiore a 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.
Dopo tre giorni di impi ego alla dose massima o dopo 5-7 giorni di impiego senza risultati apprezzabili consultare il medico.
Un eventuale impiego di alte dosi e/o per lungo tempo va comunque effettuato solo dopo aver consultato il me dico e sotto il diretto controllo di quest'ultimo.
Cautela e' anche necessaria nei seguenti casi: soggetti anziani con funzionalita' renale ridotta o diminuiti livelli di albumina plasmatica, per il rischio di maggiore tossicita'; soggetti affetti da deficit G-6-PD (Glucosio-6-fo sfato deidrogenasi), per la possibile insorgenza di emolisi; soggetti in contemporaneo trattamento con anticoagulanti, per aumento del rischio di emorragie; soggetti in trattamento concomitante con corticosteroidi, per aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
L'acido ascorbico (vitamina C) deve essere usato con cautela da soggetti che soffrono, o abbiano sofferto in passato, di nefrolitiasi (calcolosi rena le) e da quelli affetti da deficit di G6PD (Glucosio-6-fosfato deidrog enasi), emocromatosi, talassemia o anemia sideroblastica.
L'attivita' di sostanze quali lo spironolattone, la furosemide e i preparati antigottosi viene diminuita dall'acido acetilsalicilico.
Evitare, pertanto, l'uso contemporaneo di quest'ultimo con i farmaci suddetti, salvo diverso parere del medico.
I medicinali contenenti acido acetilsalicilico sono controindicati nei bambini e negli adolescenti con infezioni vir ali, specialmente influenza A, influenza B e varicella, a causa del ri schio di sindrome di Reye, una malattia molto rara, ma pericolosa per la vita, che richiede un immediato intervento medico.
L'impiego pre-operatorio in quanto puo' ostacolare l'emostasi intra-operatoria.
Se durante il trattamento compaiono vomito prolungato e profonda sonnolenza, interrompere la somministrazione.
In caso di regime iposodico, occorre tener presente che una compressa effervescente contiene 485 mg di so dio (pari a 21 mEq).
INTERAZIONI
La somministrazione di acido acetilsalicilico, particolarmente in caso di terapia protratta, puo' potenziare l'attivita' dei farmaci anticoagulanti (ad esempio derivati cumarinici ed eparina), gli effetti indesiderati del metotrexate, il rischio di emorragia gastro-intestinale in caso di contemporaneo trattamento con corticosteroidi, gli effetti e le manifestazioni secondarie di tutti i FANS, l'effetto di ipoglicemizzanti orali (sulfaniluree).
L'acido acetilsalicilico, al contrario, riduce l'attivita' di sostanze quali lo spironolattone, la furosemide e i preparati antigottosi.
L'acido ascorbico puo' interferire, ad alte d osi, sui risultati di alcuni test diagnostici, in particolare la ricer ca di glucosio nelle urine con mezzi non specifici.
E' percio' consigliabile sospendere l'assunzione di vitamina C alcuni giorni prima di procedere a tale esame.
EFFETTI INDESIDERATI
Disturbi a livello gastrico (pirosi, epigastralgia), stipsi, nausea.
I n casi sporadici ed in pazienti predisposti possono verificarsi episodi emorragici e ulcere.
Reazioni allergiche, quali eruzioni cutanee, ed emalaringeo, broncospasmo.
In pazienti sensibili si puo' manifestare un attacco acuto di asma.
Il quadro clinico, nei pazienti sensibili ad acido acetilsalicilico, puo' presentare asma, polipi nasali, rinorrea , angioedema.
Tinnito e diminuzione dell'udito possono manifestarsi ad alte dosi.
Il trattamento deve essere sospeso temporaneamente oppure deve essere ridotto il dosaggio.
In pazienti con ridotta funzionalita' renale, l'acido acetilsalicilico puo' diminuire il flusso ematico renale e indurre scompenso renale acuto.
In casi estremamente rari, e' possibile l'insorgenza di una trombocitopenia.
Sindrome di Reye.
A dosag gi piu' alti di quelli consigliati, l'acido ascorbico puo' dare mal di testa e disturbi gastrointestinali, costituiti principalmente da feno meni di tipo lassativo.
In tali casi e' opportuno interrompere il trattamento.
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali Ritardo del parto.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verifica no dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medici nale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Poiche' l'acido acetilsalicilico puo' provocare fenomeni emorragici ne l feto e nella madre, ritardi del parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo, il suo impiego e' controindicato nel terzo trimestre di gravidanza.
Basse dosi (fino a 100 mg/die) Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede u n monitoraggio specialistico.
Dosi di 100-500 mg/die: ci sono insufficienti dati clinici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fin o a 500 mg/die.
Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die si applicano anche a questo range di dosaggio.
Dos i di 500 mg/die e oltre L'inibizione della sintesi di prostaglandine p uo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi d ella gravidanza.
E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aument o della perdita di pre- e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale.
Inoltre, un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.
Se l'acido acetilsalicilico e' usato d a una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono esse re mantenute le piu' basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamniosi.
La mad re e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, l 'acido acetilsalicilico alle dosi >100 mg/die e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Durante l'allattamento, dopo una singola dose la quantita' assunta dal lattante e' trascurabile, mentre deve essere evitata l'assunzione di dosi elevate da parte della madre.
FORMATO
Confezione da 20 compresse effervescenti.