Acido folico
A cosa serve l'acido folico?
L’acido folico è una vitamina del gruppo B, nota anche come vitamina B9, essenziale per molte funzioni fisiologiche dell’organismo. È coinvolto nella sintesi del DNA, nella formazione dei globuli rossi e nello sviluppo del sistema nervoso fetale. Proprio per questo è particolarmente importante in gravidanza, per prevenire malformazioni del tubo neurale nel feto. Inoltre, supporta il corretto metabolismo dell’omocisteina, un aminoacido che, se presente in eccesso, può aumentare il rischio cardiovascolare.
Dove si trova l'acido folico?
L’acido folico è presente in molti alimenti, soprattutto di origine vegetale. Le fonti principali includono:
- Verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, bietole)
- Legumi (fagioli, lenticchie, ceci)
- Frutta (arance, kiwi, fragole)
- Cereali integrali
- Fegato e frattaglie
- Integratori alimentari specifici e multivitaminici
- Molti cibi industriali (come cereali da colazione) sono fortificati con acido folico, soprattutto nei paesi dove è previsto per legge.
Quali sono i valori normali di acido folico?
I valori di riferimento nel sangue per l’acido folico variano leggermente in base al laboratorio, ma in genere si considerano normali livelli compresi tra:
- 3 – 17 ng/mL (nanogrammi per millilitro)
- Valori inferiori a 3 ng/mL indicano una carenza, che può richiedere un’integrazione mirata, specialmente nelle donne in età fertile o in gravidanza.
Cosa provoca la carenza di acido folico?
Una carenza di acido folico può causare sintomi e condizioni anche gravi, tra cui:
- Anemia megaloblastica, caratterizzata da globuli rossi più grandi del normale
- Affaticamento, irritabilità, difficoltà di concentrazione
- Problemi gastrointestinali (diarrea, perdita di appetito)
- Rischio di malformazioni fetali, in particolare spina bifida e anencefalia
- Aumento dell’omocisteina con conseguente rischio cardiovascolare
Le cause possono essere: dieta povera di folati, alcolismo, malassorbimento intestinale, farmaci che interferiscono con l’assorbimento.
Che differenza c'è tra folati e acido folico?
La differenza tra folati e acido folico sta principalmente nella forma chimica e nella fonte:
- Folati: forma naturale della vitamina B9 presente negli alimenti.
- Acido folico: forma sintetica, più stabile, utilizzata negli integratori e negli alimenti fortificati.
Il corpo converte l’acido folico in una forma attiva (5-MTHF), ma non tutti hanno un metabolismo efficiente in questa conversione, motivo per cui esistono anche integratori con folato attivo (quinto metil-tetraidrofolato).
Che differenza c'è tra acido folico e vitamina B12?
Sia l’acido folico che la vitamina B12 (cobalamina) sono essenziali per la salute del sangue e del sistema nervoso. Tuttavia:
La vitamina B12 è coinvolta nella produzione dei globuli rossi e nel mantenimento della mielina (la guaina che riveste i nervi).
Una carenza di B12 può provocare danni neurologici irreversibili, anche se i sintomi dell’anemia possono essere mascherati da un’integrazione eccessiva di acido folico.
Per questo motivo, in caso di supplementazione, è importante valutare anche i livelli di vitamina B12.
Chi deve assumere l'acido folico
L’acido folico è indicato in particolare per:
- Donne in gravidanza o che desiderano concepire, idealmente almeno 1 mese prima del concepimento
- Donne in allattamento
- Persone con malattie intestinali che causano malassorbimento
- Pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici, metotrexato, sulfasalazina
- Anziani o soggetti con diete squilibrate o restrittive
Come assumere l'acido folico
L’acido folico si assume per via orale, in compresse o capsule, generalmente lontano dai pasti per migliorarne l’assorbimento. Può essere assunto da solo o in combinazione con altre vitamine del gruppo B, vitamina D o ferro, a seconda delle esigenze. Nei casi specifici (gravidanza, terapia farmacologica), è consigliabile seguire le indicazioni mediche.
Quante volte al giorno prendere l'acido folico
La dose raccomandata varia in base all’età e alla condizione fisiologica:
- Adulti: 400 mcg (0,4 mg) al giorno
- Donne in gravidanza: almeno 400-600 mcg al giorno (fino a 5 mg in casi ad alto rischio)
- Bambini e adolescenti: dosaggi inferiori, stabiliti dal pediatra
In genere si assume una sola volta al giorno, ma in presenza di carenze specifiche, il medico può indicare una posologia diversa.
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