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Apnee notturne

Cosa sono le apnee notturne?

Le apnee notturne sono disturbi respiratori piuttosto comuni che si verificano durante il sonno e che modificano la fisiologica alternanza tra inspirazione ed espirazione.

Oltre che dall'esame obiettivo dei sintomi, la loro diagnosi si avvale di alcune indagini cliniche, tra cui la polisonnografia, che consente di caratterizzare il disturbo sia dal punto di vista quantitativo (numero di episodi notturni) che qualitativo (sintomi più frequenti).

Pur non essendo una patologia grave, è comunque un problema da tenere sotto controllo per le sue conseguenze che riguardano affaticamento diurno, difficoltà di concentrazione, cefalea mattutina, eccessiva sonnolenza e desaturazione di emoglobina nel sangue.

 

Cause delle apnee notturne

Esistono 2 tipi di apnee notturne, provocate da differenti cause. Vediamole di seguito.

Apnee centrali

Si manifestano in assenza di qualsiasi tipo di ostruzione delle vie aeree in quanto derivano da modificazioni funzionali dell'encefalo.

In questi casi spesso il disturbo è asintomatico almeno nelle fasi iniziali, dato che il paziente manifesta soltanto una maggiore irrequietezza durante il riposo notturno, che è intervallato da lunghe pause respiratorie.

Si tratta di problemi spesso collegati a patologie importanti, come la SLA, la distrofia muscolare oppure lo scompenso cardiaco congestizio, che sono considerati i principali fattori eziologici.

Apnee ostruttive

Sono provocate dalla presenza di qualche ostacolo a livello delle prime vie respiratorie, la cui insorgenza è associata allo stile di vita e a vari problemi di salute, come:

  • il sovrappeso
  • l'assunzione di bevande alcoliche
  • l'impiego continuativo di psicofarmaci
  • la deviazione del setto nasale
  • polipi al naso
  • ingrossamento del palato molle
  • macroglossia (lingua più grossa del normale)
  • retroposizionamento della mandibola
  • restringimento laringo-tracheale
  • tonsilliti
  • ipertensione
  • diabete.

I postumi di alcune malattie cardio-vascolari, come infarto e ictus, possono causare un simile deficit respiratorio, che si riflette principalmente sul livello di ossigenazione dei tessuti.

 

Sintomi delle apnee notturne

Conosciuto con il nome di OSAS (sindrome da apnee ostruttive notturne), questo disturbo comprende alcuni sintomi caratteristici, che sono:

  • episodi di interruzione del respiro
  • russamento
  • sonno non ristoratore
  • bruschi risvegli nella notte
  • irritabilità e nervosismo diurni
  • astenia muscolare
  • episodi di cefalea
  • emicrania.

Questo disturbo, che colpisce soprattutto gli uomini dopo i quarant'anni, si distingue in:

  • apnea lieve, con ossigenazione dell'emoglobina che si mantiene intorno all'85%
  • apnea moderata, con emoglobina ossigenata compresa tra 80 e 85%
  • apnea grave, caratterizzata da una percentuale di emoglobina ossigenata inferiore all'80%.

 

Rimedi per le apnee notturne

A seconda della differente intensità delle apnee notturne, è possibile intervenire in vario modo.

Le terapie mediche, comprendenti l'impiego di apparecchi orali che mantengono un assetto anatomico della bocca e della lingua, suggeriscono inoltre di evitare l'assunzione continuativa di farmaci sedativi e miorilassanti che potrebbero peggiorare il disturbo.

Qualora la causa scatenante sia riconducibile a ipertrofia di tonsille o adenoidi, è indicato intervenire con l'asportazione di questi organi, che spesso è completata con chirurgia nasale in caso di deviazione del setto.

Le persone in sovrappeso dovrebbero seguire una dieta sana ed equilibrata, evitando il consumo di alcolici, soprattutto prima di coricarsi, ed eliminando il fumo.

Anche dormire sul fianco può migliorare notevolmente questo problema.

 

Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.