Atena Laposlim Estratto Liquido 100ml
- Marca: ATENA BIO Srl
- Codice Prodotto: 970992970
- EAN: 8052780981675
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Atena
Laposlim
Estratto Liquido
INGREDIENTI
Estratto acquoso di Lapacho (Tabebuia Avellanedae Lorenz) corteccia (Rapporto D/S: 1/5), Alcool Etilico, Conservanti: E202 Potassio Sorbato (0,2%), E211 Sodio Benzoato (0,06%).Grado alcolico 5% v/v.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Le proprietà del lapacho sono soprattutto antibatteriche, antinfiammatorio, antiossidante, depurativo e tonico. Ci sono diverse ricerche scientifiche che hanno confermato le virtù di questa pianta di cui si è isolato in particolare un principio attivo, il lapacholo, utile appunto a contrastare funghi e batteri. Si continuano a studiare gli effetti di questo albero anche valutando l'eventualità che possa essere un valido alleato nella lotta ai tumori. Di seguito si riportano in dettaglio le varie indicazioni:
- Carcinoma: durante gli anni 50 l'equipe del professor Osvaldo Gonsalves dell'Università di Recife ha dimostrato l'azione antibiotica di molti costituenti attivi. Nello stresso periodo, il Professor Walter Radames Accorsi ha condotto studi clinici su ampia scala in un ospedale di San Paolo, usando il lapacho per trattare pazienti colpiti da leucemia, carcinoma, stati infiammatori e immunodeficienza. I risultati sono stati molto promettenti e la loro pubblicazione ha sollevato molto interesse. I risultati del Professor Accorsi sono stati inseriti nella Farmacopea Brasiliana, che stabilisce che il lapacho può essere usato in tutti i tipi di carcinoma e leucemia. Nel corso degli anni tanti sono stati gli studi ed ricerche condotte da diversi medici e ricercatori tra cui i dottori Teodoro Meyer e Sebastiao Laet. In seguito si è sentito parlare poco del lapacho, fino agli anni 80, quando venne rotto il silenzio sulla prima ricerca brasiliana e vennero resi noti nuovi dati internazionali.
- Attività antibatterica: il lapacholo si è dimostrato efficace contro i batteri gram-positivi (p.e. stafilococchi e streptococchi) e contro la brucella gram-negativa. Tuttavia, la purificazione continuativa dell' estratto di lapacho portava ad una perdita dell'azione antibiotica. Si è stabilito che, a parte il lapacholo, una quantità di altri costituenti con attività antibiotica erano presenti nella pianta. Poco dopo furono isolati a- e b-lapachone e xiloidone. Questi composti, oltre ad una attività antibiotica possedevano anche una forte attività antimicotica.
- Attività antivirale: quest'attività è basata sull'inibizione dei processi enzimatici che sono necessari al virus per moltiplicarsi. Vari costituenti del lapacho come lapacholo, b-lapachone, idrossinaftochinoni e il bioflavonoide quercetina) hanno mostrato una azione antivirale. Il lapacholo ha mostrato di essere efficace contro il virus dell'herpes simplex I e II, contro il virus della poliomielite e della stomatite vescicolare, mentre b-lapachone è anche attivo contro i retrovirus (la classe di virus che possono provocare cancro, leucemia e AIDS). Gli idrossinaftochinoni sono attivi anche contro vari virus dell'influenza e la quercetina, a parte la sua attività antiretrovirale, è anche attiva contro herpes, polio e rabbia.
- Attività antiparassitaria: secondo i ricercatori brasiliani, il lapacho e i costituenti isolati del lapacho sono attivi contro numerosi parassiti tropicali. Il lapacholo, così come il a- e b-lapachone e la quercetina hanno dimostrato di avere attività antiparassitaria. I disturbi che rispondevano al trattamento con lapacho o suoi costituenti erano malaria e schistosomiasi.
- Attività fungicida: anche i funghi sembrano essere sensibili alle sostanze antibiotiche del lapacho. I chinoni (naftochinoni), specialmente lo xiloidone, sono molto efficaci contro la Candida albicans e il Trichophyton che provoca la tigna. Inoltre in caso di infezioni del tratto gatrointestinale, il lapacho può essere utilizzato come adiuvante.
- Diabete: la ricerca moderna ha scoperto che l'effetto antidiabetico è dovuto all'alcaloide tecomina, che è stato isolato nel 1959, ed ha un'azione sostanzialmente ipoglicemizzante. Esperimenti su animali hanno dimostrato un margine di sicurezza ragionevole per la tecomina, tuttavia è molto instabile ed il suo livello può scendere rapidamente; ma se il livello degli antiossidanti naturali è elevato, può rimanere stabile per un tempo molto più lungo. La tecomina è localizzata soprattutto nelle foglie.
- Altri usi: oltre agli usi sopracitati, il lapacho ha anche altre indicazioni, tra cui la favorisce la perdita di peso e un’attività anti-infiammatoria, specialmente sulla mucosa del tratto intestinale, vescica e prostata, sull'apparato genitale femminile, su bocca e gola. Sono stati descritti successi anche nel trattamento di polipi intestinali e vescicali e ulcere intestinali. Il lapacho stimola la formazione delle cellule della serie rossa. Grazie alla sua azione depurativa, è utile nelle affezioni cutanee dovute ad una diminuita eliminazione di prodotti di scarto metabolico; sono anche state riportate attività come cardiotonico e vulnerario. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, la ricerca recente ha confermato che la tossicità del Lapacho è molto bassa e che l'effetto antivitamina K è ampiamente compensato dalle proprietà tipo vitamina K degli antrachinoni. Il Lapacho non va mai assunto in gravidanza e allattamento e neppure in caso si faccia uso di farmaci anticoagulanti, aspirina compresa. Gli effetti collaterali di questa pianta sono rari e si manifestano soprattutto a livello gastrointestinale, in caso sopraggiungano basta interrompere subito l’assunzione.
CONSIGLI D'USO
Assumere 6 gocce ogni 10 kg di peso corporeo 3 volte al giorno. (La dose giornaliera di 90 gocce dà un apporto di circa 5,4ml di Tabebuia avellanedae Lorenz).