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Emorroidi in gravidanza

Quali sono le cause delle emorroidi in gravidanza?

L’organismo femminile durante la gravidanza è sottoposto a stress di diversa origine, molti dei quali sono alla basa della formazione emorroidaria. Una delle cause più comuni riguarda l’aumento volumetrico dell’utero che preme sulle vene ano-rettali e favorisce la comparsa della stitichezza e delle emorroidi.

Tra le altre cause possiamo trovare i cambiamenti ormonali, che possono portare a una dilatazione delle emorroidi. Infatti, l’aumento progressivo degli estrogeni, come ad esempio il progesterone, causa un rilassamento connettivale.

 

Come curarle?

La terapia per curare le emorroidi in gravidanza varia in base all’entità del disturbo. Quando si tratta di emorroidi di recente insorgenza, non particolarmente dolorose ma fastidiose, è possibile trovare sollievo con una semplice terapia comportamentale. Questo permetterà alla gestante di ridurre l’infiammazione e dare maggiore elasticità ai tessuti. Tra i rimedi comportamentali per le emorroidi abbiamo:

  • Migliorare l’igiene anale con lavaggi di acqua tiepida e sapone acido per accelerare la guarigione e ridurre il rischio di infezioni.
  • Curare l’alimentazione, aumentando gradualmente la quantità di fibre assunte giornalmente e accompagnando la dieta bevendo numerosi liquidi. In questo modo le feci saranno più morbide e si riduce lo sforzo durante la defecazione, una delle principali cause delle emorroidi.
  • Fare regolare esercizio fisico per stimolare l’attività intestinale e favorire la circolazione. L’ideale è fare una passeggiata per evitare gli sforzi ma tenere attivi i muscoli del corpo.

 

Come riconoscerle?

I sintomi delle emorroidi in gravidanza sono:

  • Bruciore
  • Prurito
  • Pesantezza e secchezza
  • Dolore anale intenso durante l’evacuazione, spesso accompagnata da perdite ematiche

 

Quando compaiono durante la gravidanza?

Le emorroidi possono comparire in qualunque momento della gravidanza. Nei primi mesi sono causate dai cambiamenti ormonali che favoriscono la dilatazione dei cuscinetti emorroidari. A partire dal quinto mese di gestazione invece, la capacità di resistenza dei vasi venosi viene messa a dura prova a causa dell’aumento del volume di sangue e della pressione addominale. Questa condizione si aggrava più ci si avvicina al parto, quando prevalgono fattori di natura comportamentale (poca attività fisica) e meccanica (ingrossamento uterino).

 

Come prevenire le emorroidi in gravidanza?

La prima cosa da fare è cercare di ridurre le fonti di stress e godersi questo periodo con serenità. Lo stress infatti è uno dei fattori di rischio più comuni. Inoltre, è importante seguire un regime alimentare sano, accompagnato dall’attività fisica. Questi aspetti aiutano la gestante non solo a curare le emorroidi ma anche a prevenirle.

Tra gli accorgimenti che aiutano nella prevenzione abbiamo:

  • Non reprimere lo stimolo ad evacuare, questo potrebbe causare uno stress inutile ai vasi pelvici, soprattutto quelli emorroidari.
  • Evitare di tenere la stessa posizione per lungo tempo, sia in piedi che sedute, ma cambiare spesso posizione per ridurre la pressione esercitata sui vasi pelvici.
  • Seguire un adeguato livello di idratazione, bevendo almeno una decina di bicchieri di acqua al giorno.
  • Praticare esercizio fisico, anche una camminata al giorno di 20/30 minuti, per favorire la circolazione sanguigna e la motilità intestinale.

 

​​Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.