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Insonnia

Che cos’è l’insonnia? Quali sono le cause?

L'insonnia è un disturbo che investe una sfera molto molto delicata, ovvero quella del sonno. Chi soffre di insonnia, di solito, lamenta la propria incapacità di addormentarsi, oppure il sovvertimento dei normali ritmi del sonno.
 
Tra le cause principali che generano l’insonnia possiamo riscontrare:

●    stress
●    motivazioni psicosociali che riguardano la gestione di rapporti conflittuali
●    depressione
●    gravidanza
●    abuso di sostanze eccitanti
●    dolori fisici di varia natura
●    roncopatia associata ad apnee notturne
●    jet lag

Ci possono essere forme isolate di insonnia, magari dovute a un’esperienza particolarmente traumatica, come il ritorno da un viaggio da un Paese con fuso orario diverso, la preoccupazione per un esame, l’eccitazione per una nuova piacevole esperienza, oppure qualsiasi evento straordinario il cui pensiero non consente il normale addormentamento.

Ma alcuni pazienti soffrono di insonnia cronica: quest’ultima si caratterizza per il timore di non riuscire a dormire. In questo modo si innesta un circolo vizioso in cui la paura di non dormire si trasforma di fatto in insonnia. In queste circostanze l’individuo è più portato ad addormentarsi in situazioni in cui non è costretto ad addormentarsi, come per esempio mentre guarda la televisione.

Si tratta di un'attivazione emotiva riflessa che porta il soggetto ad addormentarsi più facilmente quando non si sforza di farlo, ad esempio quando è davanti al televisore.


Quali sono i rimedi per l’insonnia?

Nel contrastare l’insonnia, i rimedi naturali sono abbastanza frequenti, soprattutto in quei pazienti per i quali questo disturbo insorge per motivi psicologici. In tal caso si possono somministrare tisane o infusi realizzati con essenze vegetali ad azione ipnotica sedativa.

Tra le piante più comuni abbiamo la Camomilla, la Melissa Officinalis, la Passiflora Incarnata L. l’Escolzia, il Tiglio, il Luppolo e la Valeriana. Questi vegetali hanno proprietà sedative e la loro somministrazione può apportare benefici nella fase di pre-sonno.

La Valeriana è disponibile in commercio anche sotto forma di compresse gastroresistenti, per favorire al meglio il riposo notturno.

Il Magnesio Orotato, ossia magnesio complessato con la Vitamina B13, può essere un valido aiuto per favorire il sonno e il riposo. In commercio sono presenti anche compresse che presentano come principio attivo la Melatonina, un ormone presente nel corpo che regola il ciclo circadiano.

La somministrazione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e corticosteroidi è indicata solo ed esclusivamente quando l'insonnia dipende da un dolore di intensità tale da gravare in maniera significativa sulla qualità del sonno.

Per le donne che lamentano una difficoltà all'addormentamento durante la sindrome premestruale, è possibile ricorrere alla somministrazione di contraccettivi orali ed estrogeni.

Le cure farmacologiche devono essere prescritte dal medico, in quanto i farmaci ansiolitici sedativi vanno utilizzati solo per curare l’insonnia grave che deriva da disturbi psicologici.

 

Come prevenire l’insonnia? 

La prevenzione dell’insonnia ha inizio dall’assunzione di alcune buone abitudini. Anzitutto è bene creare un rito che porti a un addormentamento facile, per cui bisogna concentrarsi su qualcosa di piacevole per allontanare lo stress e la fatica della giornata. Fare un bagno caldo, bere una tazza di latte caldo, oppure concedersi delle coccole con il proprio partner può costituire un ottimo modo per scivolare tranquillamente verso il sonno. 

E’ sconsigliato, prima di andare a dormire, l’uso di dispositivi come pc e smartphone: se avete il desiderio di leggere, è meglio concedersi un libro piuttosto che esporsi alla luce emessa dagli schermi. Evitare anche di guardare trasmissioni che possano turbare la propria sensibilità, come film e racconti dell’orrore o molto violenti: questi ultimi potrebbero essere di ostacolo al sonno proprio perché generano tensione.

Bisogna evitare ovviamente anche l’assimilazione di sostanze stimolanti come la teina, la caffeina, il cioccolato, o anche la nicotina. Evitare infine i cibi che si digeriscono lentamente o che possono essere gravosi da smaltire.

 

Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.