Medicazione del cordone ombelicale
Come fare la medicazione del cordone ombelicale?
Tra le prime operazioni che i genitori devono effettuare c’è quella della pulizia del moncone ombelicale. Quest’ultimo, di regola, dovrebbe cadere spontaneamente entro alcuni giorni.
Generalmente il cordone ombelicale è lungo 10 cm ed è chiuso da una pinzetta. A tal proposito, è necessario prestare attenzione al cambio del pannolino per fare in modo che la pinzetta sia in una posizione che non dia fastidio al bambino.
La prima cosa da fare è mantenere sempre asciutta la zona del moncone per favorirne il disseccamento. Si possono utilizzare alcuni prodotti che favoriscono la caduta del cordone, e possono essere utili per tenere la zona pulita e ben disinfettata così da evitare spiacevoli infezioni.
Quali sono i rimedi per il cordone ombelicale?
Prima di procedere con la medicazione del cordone ombelicale, bisogna procurarsi appositi prodotti e seguire scrupolosamente alcune indicazioni igieniche.
Prima di toccare il moncone occorre lavarsi bene le mani. Se la zona del moncone risulta bagnata, per esempio dalla pipì del neonato (circostanza che può verificarsi in particolar modo nei maschietti), bisogna utilizzare acqua ossigenata per pulire la zona e asciugare accuratamente con una garza sterile.
La disinfezione del cordone può continuare utilizzando alcuni rimedi naturali, come ad esempio la polvere di arnica ed echinacea. Il pediatra potrebbe consigliare anche delle soluzioni in spray tra cui Hyalo Silver: quest’ultimo è un prodotto a base di acido ialuronico, sale sodico e argento metallico. Il prodotto unisce le proprietà rigeneranti dell’acido ialuronico a quelle disinfettanti dell’argento.
Versus spray, invece, è un prodotto a base di collagene e argento colloidale che favorisce la cicatrizzazione e il mantenimento di un ambiente protetto da eventuali infezioni batteriche.
Trofodermin spray è un prodotto cicatrizzante che velocizza il processo di riparazione dei tessuti.
Possono essere consigliati anche prodotti in gocce a base di Mercurio Cromo, che viene spesso consigliato dai punti nascita. Questi prodotti vanno usati con grande attenzione per via dei potenziali effetti tossici che potrebbero avere.
Una volta effettuata la medicazione con il prodotto consigliato dal pediatra, bisogna ricoprire la medicazione con una garza sterile. La garza può essere fissata con una fascia ombelicale o con una rete ombelicale; oppure, ben avvolta al moncone, basterà richiudere con cura il pannolino. La garza va cambiata ogni qualvolta sia necessaria ripetere la medicazione, oppure nel caso risulti bagnata.
Potrebbe capitare, nel corso della medicazione, di trovare piccole tracce di sangue: se il fenomeno è limitato non dovrebbe destare particolari preoccupazioni. Tuttavia, se il sanguinamento è più abbondante e si nota la fuoriuscita di pus, allora potrebbe esserci un’infezione in atto, per cui potrebbe essere necessario un prodotto a base di antibiotico che deve essere prescritto dal pediatra.
Quali altre problematiche possono riguardare la cicatrizzazione dell’ombelico?
Rispettare la tabella delle visite all’inizio è di fondamentale importanza, in particolar modo per essere sicuri che l’ombelico si sia cicatrizzato a dovere e che non stiano sorgendo altre complicazioni.
Se si nota un arrossamento della pelle intorno all’ombelico, potrebbe trattarsi di un’irritazione che richiede correzioni nella medicazione, oppure potrebbe indicare la necessità di applicare una crema idratante nella zona esterna dell’ombelico.
Un altro tipo di infiammazione può essere costituito dal granuloma ombelicale, che si verifica quando il processo di cicatrizzazione tarda. In tal caso la cura è costituita da toccature di nitrato d’argento, generalmente effettuate dal pediatra, con una matita caustica, che brucia il granuloma. Tale operazione non è rischiosa per il bambino e non comporta dolore.
Infine, se si nota un certo gonfiore dell’ombelico quando il bambino piange, è il caso di rivolgersi al pediatra, perché potrebbe verificarsi un’ernia ombelicale.
Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.