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Pediculosi

Cos’è la pediculosi?

La pediculosi è un’infestazione della cute causata dai pidocchi, piccoli parassiti privi di ali che si nutrono succhiando il sangue delle zone colpite: la testa, il corpo e il pube. I pidocchi, essendo dei parassiti, vivono esclusivamente nel corpo perché non riescono a sopravvivere lontano dall’ospite. Sono in grado di pungere la cute e deporre le loro uova, dette lendini, attaccandole lungo i peli sui quali riescono a muoversi agilmente grazie alle loro zampe dotate di uncini. Le femmine dei pidocchi depositano le uova lungo la radice dei capelli, dei peli o sulla peluria dei vestiti e queste si schiuderanno dopo 7 giorni. La trasmissione da persona a persona avviene tramite il contatto ravvicinato, per mezzo della condivisione di oggetti e vestiti personali oppure tramite contatto intimo. Il fattore dell’igiene personale o la pulizia degli ambienti non incidono sulla diffusione della pediculosi, e l’infestazione più frequente avviene nelle scuole, negli oratori, nelle palestre. La patologia è un problema molto comune che riguarda soprattutto i bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni.

Esistono tre differenti tipologie di pidocchi:

  • Pidocchio del capo (Pediculus capitis) è il più comune e colpisce la testa. È molto simile ai pidocchi del corpo
  • Pidocchio del corpo (Pediculus humanus) è il più raro e colpisce il corpo. Questa specie di pidocchi potrebbe diventare un veicolo di trasmissione di epidemie come il tifo esantematico.
  • Pidocchio del pube (Phthirus pubis) con una forma più schiacciata rispetto ai pidocchi della testa e del corpo, colpisce il pube ma può interessare anche altre zone come ascelle, sopracciglia, barba.

Quali sono i sintomi della pediculosi?

I sintomi caratteristici della pediculosi sono l’irritazione delle zone colpite, quindi la testa, il corpo o il pube, e il prurito forte e intenso nella parte in cui si rileva l’infestazione. La  sensazione pruriginosa è causata da una reazione allergica alla saliva dei pidocchi, che viene depositata nel momento in cui i parassiti pungono la cute. In seguito, l’infezione potrebbe provocare altri disturbi come dermatiti e impetigine

Subito dopo la comparsa dei primi sintomi si consiglia di consultare il medico per localizzare le uova e capire di quale specie di pidocchio si tratti, in modo da seguire la terapia più adeguata.

Quali sono i rimedi per la pediculosi?

Dopo aver accertato la patologia e definito quale specie di pidocchi ha avviato l’infestazione, si dovrà iniziare una terapia a base di antiparassitari. I formati dei prodotti sono i più svariati: polveri aspergibili, shampoo, spray o lozioni. I prodotti tipicamente contengono principi attivi come l’estratto di piretro o la tretrametrina. Una volta utilizzati i prodotti, si potranno rimuovere le uova e i pidocchi uccisi con un pettine a denti fitti. A distanza di 7-10 giorni dall’inizio del trattamento è necessaria un’altra applicazione di insetticida. Per quanto riguarda i pidocchi del pube un’alternativa ai prodotti insetticidi potrebbe essere quello di rasare i peli delle zone colpite. Infine per la cura della pediculosi del corpo si consiglia il lavaggio del corpo con i prodotti antiparassiti. Inoltre, sarebbe opportuno igienizzare e disinfettare sia i vestiti vecchi che quelli nuovi.

Quali comportamenti di prevenzione per la pediculosi?

La prevenzione della pediculosi passa attraverso buone pratiche d’igiene personale e sociale. Ad esempio si sconsiglia la condivisione di oggetti personali come spazzole, cappelli, sciarpe o vestiti perché potrebbero essere un veicolo per la trasmissione dei pidocchi. Un’altra buona pratica è quella di cambiare spesso gli indumenti, lavare lenzuola, materassi e cuscini e seguire un comportamento sessuale responsabile. Infine si consiglia di cercare di mantenere le opportune distanze, soprattutto nei luoghi pubblici o nei mezzi di trasporto, perché la prima fonte di contagio rimane il contatto diretto e ravvicinato.

 

Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.