PhytoItalia Xeolint Integratore Alimentare 30 Capsule
- Marca: PHYTOITALIA Srl
- Codice Prodotto: 939587756
- EAN: 8033267934759
- Disponibilità: Disponibile (evaso in 24 ore)
- 3 pezzi
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a 27,68€ l'uno
PhytoItalia
Xeolint
Integratore Alimentare
1. DENOMINAZIONE della specialità XEOLINT® XEOLINT®340 mg.
2. Composizione qualitativa e quantitativa XEOLINT®,
30 capsule da 340 mg. Ogni capsula contiene: Colostro bovino 70 mg, Lactobacillus acidophilus 32.65 mg, Lactobacillus rhamnosus 6.70 mg, Lactococcus Lactis 9.55 mg, Bifidobacterium longum 9.55 mg, Bifidobacterium bifido 3.85 mg, Bifidobacterium Breve 6.70 mg, L-Glutammina 50 mg, L-Metionina 1 mg, Zeolite (Clinoptilolite) 150 mg, Gelatina. NON CONTIENE ECCIPIENTI.
3. INFORMAIZONI TECNICHE
3.1 Indicazioni d’uso XEOLINT® è indicato per il trattamento delle seguenti problematiche: • Alterazione della permeabilità intestinale • Diarree di origine batterica • Meteorismo • Infezioni batteriche e micosi • Intossicazione da metalli pesanti • Stabilizzazione e regolazione dell’attività dell’apparato digerente con eliminazione o recupero da alterazioni o sintomi quali pirosi e ulcere duodenali Per uso esterno (XEODERM®) • Infezioni fungine con rapida e completa eliminazione di micosi cutaneo-mucose (candida e altre) • Seborrea • Dermatiti • Herpes • Psoriasi 3.2 Posologia e modo di somministrazione XEOLINT® capsule viene somministrato per uso orale e può essere assunto indipendentemente dai pasti. Comunque se ne consiglia per una maggiore efficacia la somministrazione prima dei pasti per un migliore assorbimento ed una migliore afficacia. Si consigliano i seguenti schemi: - diarree, disbiosi intestinale, problemi di permeabilità intestinale, 1 capsula 3 volte al giorno - infezioni batteriche e micosi, 4 capsule al giorno, 2 al mattino e 2 alla sera per 5 giorni; successivamente 3 capsule al giorno - intossicazioni alimentari e da metalli pesanti: 3 capsule al giorno per almeno 2 mesi - problemi al tratto gastro-digerente: 1 capsula prima dei 3 pasti principali È necessario sentire il parere del medico in caso di uso prolungato (6-8 settimane). Non assumere in caso di patologie epatiche o renali, in gravidanza e sotto i 12 anni di età se non dopo aver consultato il medico.
4. CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI
La Zeolite (clinoptilolite) è usata come adiuvante di vaccini, per l’assorbimento di glucosio (potenziale medicamento per pazienti diabetici) (Conception-Rosabal et al, 1997). La tossicità orale acuta, sub-cronica e cronica della clinoptilolite è stata studiata nei topi e nei ratti (Pavlevic et al, 2001). La clinoptilolite è stata aggiunta al cibo, gli animali erano monitorati per 1 mese, per la tossicità acuta, 3 mesi per la tossicità subcronica, per 6 mesi per la tossicità cronica. I parametri valutati erano: modificazioni fenotipiche, cambi di comportamento, la sopravvivenza, variazioni di peso, consumo di acqua, cambiamenti dei parametri serico-ematologici (globuli rossi, leucociti, piastrine, ematocrito, emoglobina, glucosio fostatasi alcalina, aminotranferasi aspartato e alanina, bilirubina fosforo inorganico, calcio, dopo 1-3-6 mesi). Nelle urine si valutarono glucosio, proteine, urobilinogeno, bilirubina, nitriti eritrociti, leucociti, pH. Analisi istologica del fegato, milza, reni, cervello, polmoni, musculi, miocardio, pancreas, timo, testicoli, ovaie, vasi linfatici, linfonodi, encefalo, stomaco, duodeno. Non sono state osservate modificazioni significative. La carcinogenicità: studi effettuati a lungo termine sulla potenziale azione carcinogenica della clinoptilolite sono stati condotti su ratti (Tatrai, Ungvary, 1993) e hanno mostrato assenza di tale azione. Non ci sono interazioni farmacologiche tra la clinoptilolite, le tetracicline o il cloramfenicolo, antibiotici che sono normalmente usati in pazienti affetti da enterobatteri come Vibrio colera siero gruppo 01 (Rodriguez Fuentes et al, 1997. Inoltre la clinoptilolite può essere somministrata simultaneamente con metronidazolo e sulfametossazolo, senza che si perdano gli effetti farmacologici individuali (Farias et al, 2002). In vitro tests hanno rilevato bassi livelli di assorbimento di aspirina, teofillina, propanololo e fenobarbital sulla clinoptilolite (Rodriguez-Fuentes et al, 1997).
5. GRAVIDANZA e ALLATTAMENTO
Condotti nel 1983 da Pond e Yen, Pavlevic 2001, Kyriakis 2002 su animali che assunsero per lunghi periodi clinoptilolite per via orale hanno mostrato che: l’assunzione per lunghi periodi di clinoptilolite non ha effetti deleterei sulla crescita e sulla riproduzione animale. Non esisteva nessuna tossicità e teratogenicità della clinoptilolite assunta durante il periodo di accrescimento delle femmine del ratto né durante la gravidanza e allattamento. La riproduttività era conservata.
6. EFFETTI INDESIDERATI
Nessuno conosciuto, neanche in sovradosaggio.
7. INFORMAZIONI TECNICHE SUI SINGOLI INGREDIENTI
La zeolite (clinoptilolite) è un minerale di origine vulcanica, un idrato di alluminiosilicato, comprendente :idrogeno, ossigeno, alluminio e silice. Il nome zeolite deriva dal greco zeo=bollire e lithos=pietra, pietra che bolle; la zeolite infatti si riscalda senza perdere la sua struttura chimica. *Le zeoliti sono una famiglia di minerali allumino-silicati (Harben 1999). La prima zeolite fu descritta nel 1756 da Cronstedt, mineralogista svedese, che coniò il nome di “pietra che bolle”, riferendosi all’emissione di vapore quando la pietra è calda. La Clinoptilolite è il naturale successore della zeolite, formata dalla devetrificazione (conversione del materiale di vetro in minerale cristallino) di ceneri di laghi vulcanici e marini milioni di anni fa. Il reticolo cristallino della clinoptilolite, come le altre zeoliti, è formato da SiO4- e AlO4-tetraedri, uniti da ponti di ossigeno-Mumpton, 1983), in questo reticolo cristallino si trovano cationi quali