Tachicardia
La tachicardia è un disturbo che si manifesta attraverso l’accelerazione del ritmo cardiaco, il quale potrebbe superare anche i 100 battiti al minuto, raggiungendo le 400 pulsazioni, in determinati casi.
In genere, chi soffre di questo disturbo, lamenta un battito cardiaco accelerato proprio perché vede aumentare la frequenza cardiaca, ossia il numero di battiti del cuore al minuto rispetto alla condizione fisiologica considerata normale.
Esistono differenti tipi di tachicardia:
- La tachicardia sinusale si verifica quando la frequenza cardiaca aumenta fino a superare 100 battiti al minuto. Questo disturbo è particolarmente frequente nei neonati e nei bambini, ma anche in tutti gli individui in seguito a un intenso sforzo fisico o mentale, così come nelle situazioni di ipertono simpatico.
- La tachicardia parossistica consiste anch’essa in un aumento dei battiti cardiaci, ma in maniera improvvisa e repentina senza alcuna causa apparente. Questa tipologia di disturbo può durare pochi minuti o diverse ore.
- La tachicardia ventricolare è il tipo di aritmia più pericolosa perché in alcuni casi potrebbe comportare persino la morte.
Diagnosi
Per riconoscere la tachicardia è necessario rivolgersi al proprio medico per effettuare specifici esami al cuore, come l’elettrocardiogramma. Per ulteriori approfondimenti sulla natura del disturbo potranno essere eseguiti altri esami come l’Holter, l’ecocolordoppler cardiaco e il test da sforzo.
Cause della tachicardia
Le cause che comportano lo sviluppo dei battiti cardiaci alti possono essere diverse, tra cui:
- Ipertensione (pressione alta)
- Disfunzione della tiroide
- Abuso di alcol o sostanze stupefacenti
- Disturbi polmonari
- Stress
- Assunzione di bevande contenenti caffeina
- Inadeguato apporto ematico al muscolo cardiaco determinato da aterosclerosi, disfunzioni delle valvole cardiache, scompensi cardiaci, cardiomiopatie, tumori e infezioni
Tra i principali fattori di rischio troviamo inoltre le cardiopatie congenite, le condizioni cardiache infiammatorie, le pneumopatie croniche, gli attacchi di cuore (infarto del miocardio).
Sintomi della tachicardia
I sintomi più comuni della tachicardia sono:
- Vertigini
- Debolezza generalizzata
- Sensazione di stordimento
- Affanno
- Battiti cardiaci alti
- Palpitazioni al petto e al torace, alla gola o al collo
Come curare la tachicardia
Esistono diversi rimedi per curare la tachicardia. Prima di tutto è opportuno rivolgersi al proprio medico, il quale accerterà la natura del disturbo attraverso l’esecuzione di test ed esami specifici al cuore. Una volta determinato il tipo di aritmia, il medico potrebbe prescrivere dei farmaci oppure optare per uno studio elettrofisiologico.
Ad esempio, per la tachicardia sinusale potrebbe essere sufficiente eliminare la causa del disturbo come lo stress o l’ansia, senza necessariamente ricorrere alla somministrazione di medicinali. Qualora il medico decida di prescrivere la cura con i farmaci, i più utilizzati generalmente sono gli antiaritmici o betabloccanti, particolarmente utili in tutti quei casi in cui la tachicardia è transitoria. Quando invece i farmaci non sono sufficienti a risolvere il problema si può ricorrere allo studio elettrofisiologico che consiste nell’introduzione di elettrocateteri nel cuore.
Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.