Trigliceridi bassi
Cosa si intende per trigliceridi bassi?
I trigliceridi, che rappresentano circa il 95-98% dei lipidi contenuti nell'organismo, sono composti organici costituiti da una molecola di glicerolo e tre molecole di acidi grassi. Si tratta di composti insolubili in acqua che pertanto vengono trasportate nel sangue da particolari carrier chiamati lipoproteine.
La concentrazione fisiologica dei trigliceridi plasmatici è compresa tra 150 e 200 milligrammi su millilitro: al di sotto della soglia minima si parla di ipotrigliceridemia, un termine medico con cui si indicano livelli bassi di trigliceridi nel sangue.
Trigliceridi bassi: qual è la causa?
Mentre un'elevata concentrazione di trigliceridi (ipertrigliceridemia) viene considerata un vero e proprio disturbo metabolico, una concentrazione inferiore ai 50 milligrammi su millilitro non costituisce generalmente un problema, anche se quantità particolarmente esigue potrebbero indicare una patologia genetica.
Le principali cause di un basso livello di trigliceridi sono:
- malnutrizione
- regimi dietetici poveri di carboidrati e lipidi
- ipertiroidismo
- disturbi epatici
- patologie autoimmuni
- disordini metabolici genetici
- celiachia
- sovrallenamento sportivo
- assunzione di alcuni farmaci tra cui statine e acido nicotinico.
Per misurare la trigliceridemia, è sufficiente effettuare un semplice esame del sangue venoso, da prelevare a digiuno.
Quali sono i sintomi dei trigliceridi bassi?
I più comuni sintomi dell'ipotrigliceridemia sono i seguenti:
- aumento della frequenza cardiaca
- eccessiva sudorazione
- irritabilità e insonnia
- dimagramento
- episodi di diarrea
- gonfiore addominale
- crampi intestinali
- meteorismo
- infiammazioni della retina
- debolezza e atrofia muscolare.
Un basso livello di trigliceridi di solito non presenta alcun significato clinico, non essendo causa di sintomi particolarmente incisivi.
Tuttavia, quando il livello di queste molecole diminuisce troppo bruscamente, può indicare la presenza di una patologia autoimmune oppure la genesi di disturbi di tipo metabolico.
Trattamento e rimedi per i trigliceridi bassi
I rimedi più indicati in caso di ipotrigliceridemia sono principalmente collegati all'alimentazione, che deve riequilibrare la concentrazione di questi composti mediante l'assunzione di cibi adeguati.
È consigliabile assumere grassi sani da alimenti come l’olio extravergine di oliva, prodotti ittici ricchi di grassi essenziali, frutta secca, cereali integrali, legumi e frutta di stagione. Bisogna evitare del tutto le bevande alcoliche e smettere di fumare.
Può essere opportuno assumere integratori contenenti acidi grassi insaturi che, oltre a stimolare la produzione di trigliceridi, migliorano il funzionamento dell'apparato cardiovascolare e abbassano l'indice di rischio di tutte le patologie collegate.
La terapia più indicata deve essere personalizzata a seconda delle esigenze individuali e della gravità del disturbo. È inoltre consigliabile ripetere l'esame del sangue a distanza di un mese su soggetti che abbiano evidenziato una concentrazione di trigliceridi inferiore alla soglia minima tollerabile.
Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.