UNDA Chelidonium Majus MK Granuli Medicinale Omeopatico
- Marca: CEMON Srl
- Codice Prodotto: 800666719
- EAN: 8013901059710
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UNDA
Chelidonium Majus MK Granuli
Medicinale Omeopatico
I soggetti che necessitano del rimedio presentano tratti aggressivi e dispotici, sono più pratici che intellettuali. Viene utilizzato, come in fitoterapia, per problematiche epatiche, come fegato ingrossato e dolore che si estende alla schiena e alla scapola destra con colorito giallognolo e calcolosi biliare con dolore sempre alla parte destra. Il dolore peggiora con i cibi grassi ed è, talvolta, presente uno spiccato desiderio di bevande calde e formaggio. Altri sintomi presenti sono: cefalea con sensazione di pesantezza alla parte destra, nevralgia e torpore facciale; la lingua è coperta da una patina giallastra con impronta dei denti; dolori alle spallecon sensazione di gelo ai polpastrelli con possibile associazione a nausea e sudorazione; polmonite con dispnea e dolore quando si tossisce. I sintomi tendono ad essere localizzati nella parte destra del corpo.
I sintomi migliorano con i bagni caldi, con l’evacuazione, con i cibi e le bevande calde, con la pressione sulla zona interessata.
I sintomi peggiorano sdraiandosi sul lato destro, dalle 4 alle 16, con il movimento, con i cibi grassi.
Chelidonium fu sperimentato da Hahnemann e inserito nella Materia Medica Pura (A. Lockie Enciclopedia dell’omeopatia).
Il rimedio omeopatico viene prescritto dal medico omeopata dopo un’attenta osservazione dei sintomi mentali e fisici del paziente.
UN PO’ DI STORIA e CURIOSITA'
Dioscoride (40-90 d.C.), famoso medico, botanico e farmacista che esercitò a Roma ai tempi di Nerone, denominò la pianta dal termine greco chelidon=rondine, perché la celidonia fiorisce nel periodo migratorio delle rondini.
Gli alchimisti si servivano della celidonia nella ricerca della pietra filosofale e le dettero il nome di coeli donum, dono del cielo. Paracelso la considerava un’erba insanguinata, cioè adatta a curare i disturbi circolatori e un’erba gialla per curare l’itterizia e altre malattie epatiche.
Messeguè la chiamava “erba delle rondini” osservando una rondine con una goccia di lattice nel becco che lo portava ai rondinini per proteggerli dalla cecità.
CONTROINDICAZIONI.
Controindicata nei soggetti con problematiche epatiche o di calcolosi, bambini e donne in gravidanza. La celidonia è una pianta tossica per uso interno. L’assunzione interna necessita di parere medico.