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Bronchiectasie

Cosa sono le bronchiectasie?

Le bronchiectasie fanno parte della broncopneumopatia cronica ostruttiva e sono dovute a malformazioni croniche dei bronchi. Questa malformazione comporta la perdita della caratteristica anatomia di tubi a pareti parallele dei bronchi che invece diventano dilatati e sfiancati in vari punti lungo tutto il tratto.

In caso di bronchiectasie è necessario intervenire quanto prima poiché le conseguenze sono decisamente gravi. L’aria risulterebbe ostruita all’interno delle vie aeree, rendendo difficile l’ossigenazione degli organi e dei tessuti.

Quali sono le cause delle bronchiectasie

Le bronchiectasie possono essere sia di tipo congenito che acquisite. Nel primo caso, parliamo di bronchiectasie più rare, sono presenti già alla nascita e sono dovute a una malformazione fetale o neonatale. Questa condizione causa numerose infezioni respiratorie precoci che possono avere gravi conseguenze sul bambino. In genere sono localizzate alle basi polmonari.

Le bronchiectasie acquisite si formano dopo la nascita e sono più frequenti rispetto alle congenite. La causa principale è data dalle infezioni precoci dell’apparato respiratorio, dovute ai germi che formano una vera e propria azione distruttiva nell’apparato respiratorio.

In base alla sede in cui sono localizzate le bronchiectasie, è possibile avere diverse conseguenze. Quando si trovano alla base dei polmoni tendono a suppurare, ovvero a mostrare infezioni e infiammazioni croniche dei bronchi con secrezioni catarrali infette. Questo causa l’aumento delle dimensioni e l’estensione delle bronchiectasie che possono anche trasformarsi in polmoniti.

In rari casi le bronchiectasie possono sanguinare, in tal caso si è in presenza di quadri emorragici bronchiali gravi.

Quali sono i sintomi

Tra i sintomi più comuni nei pazienti affetti da bronchiectasie troviamo:

  • la tosse, che può durare per mesi o anni;
  • l’eccessiva produzione di espettorato, ovvero muco talvolta misto a pus e con striature di sangue;
  • affanno;
  • dolore al torace;
  • rumori respiratori.

In presenza di questi sintomi il medico curante deve eseguire un’attenta diagnosi per individuare la soluzione terapeutica migliore. In genere si procede con una TAC del torace ad alta definizione.

Diagnosi e trattamento delle bronchiectasie

Una volta individuata la patologia si può procedere con la terapia più corretta. Lo scopo del trattamento è quello di assicurare al paziente una buona ossigenazione e mantenere libere le vie aeree. Possono aiutare gli esercizi di ginnastica respiratoria ma anche l’assunzione di mucolitici per rendere le secrezioni più fluide. Se sono presenti infezioni potrebbe essere necessario assumere farmaci antibiotici.

La prevenzione è l’arma più indicata per impedire la ricomparsa degli episodi. Una soluzione può essere quella di limitare il contatto con persone potenzialmente infette, eseguire la vaccinazione antinfluenzale, antipneumococcica e altre forme di immunoterapia. Inoltre, si consiglia di evitare il fumo, incluso quello passivo, cercando di trascorrere il meno tempo possibile all’aperto se l’aria è inquinata.

 

Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.