Glaucoma
Che cos'é il glaucoma?
Il glaucoma è una patologia oculare che costituisce la seconda causa di disabilità visiva e cecità in Italia e che può colpire persone di tutte le età, anche se la sua maggiore epidemiologia riguarda gli anziani.
Si tratta di un disturbo particolarmente subdolo in quanto rimane asintomatico per un lungo periodo di tempo, manifestandosi poi con un indefinito dolore retro-oculare.
Nel nostro paese ne soffrono oltre 2 milioni di persone, oltre a tutte quelle che non hanno ancora ricevuto una diagnosi a proposito.
Nella maggior parte dei casi il paziente si accorge della presenza di un glaucoma quando, durante una visita oculistica di controllo, scopre che la sua pressione endoculare supera i valori fisiologici.
Esistono 2 tipi di glaucoma, che sono:
• ad angolo aperto, provocato da difetti al sistema di deflusso dell'umor acqueo, che generano un'insorgenza più lenta e graduale della malattia;
• ad angolo chiuso, che si manifesta all'improvviso e che dipende da un brusco innalzamento della pressione endoculare.
Quali sono le cause del glaucoma?
La principale causa del glaucoma è riconducibile all'aumento della pressione oculare, responsabile di una minore ossigenazione dei tessuti del nervo ottico.
Infatti la microcircolazione dell'occhio subisce impedimenti di vario genere e di conseguenza la quantità di sangue che raggiunge l'organo risulta insufficiente.
Un'altra causa coinvolta è collegata alla produzione di umor acqueo, quel liquido fisiologico che consente all'occhio di mantenersi tonico e sano, la cui sintesi avviene all'interno del trabecolato.
Se questa porzione anatomica destinata al deflusso del liquido non funziona adeguatamente, l'accumulo di umor acqueo determina l'ipertensione e quindi i danni alle strutture nervose.
L'insieme di vari fattori eziologici spiega il perché il glaucoma può rimanere silente per mesi o addirittura anni, fino a quando cioè i valori pressori sono talmente elevati da causare un quadro morboso evidente.
Quali sono i sintomi del glaucoma?
I sintomi del glaucoma sono dapprima estremamente indefiniti e aspecifici e possono manifestarsi con un lieve dolore retro-oculare di tipo tensivo.
Dopo un certo tempo, quando il nervo ottico subisce alterazioni morfo-funzionali, il paziente si accorge che il suo campo visivo ha perso le porzioni laterali, mantenendo soltanto quella centrale.
La progressione dei sintomi, che non è mai lineare, si concretizza poi con la diminuzione di visione centrale, per cui il soggetto non riesce più a guidare e spesso va a sbattere involontariamente conto ostacoli.
Definito come "ladro silenzioso della vista", il glaucoma è un disturbo neurologico, dato che le fibre del nervo ottico sono le responsabili dei difetti visivi.
Miopia, diabete, ipertensione arteriosa, pregressi traumi cranici, oltre che l'impiego prolungato di alcuni farmaci come i cortisonici, sono fattori di rischio per il restringimento del campo visivo.
Trattamento del glaucoma
L'unica terapia farmacologica utile è quella che prevede l'assunzione di un collirio a base di beta-bloccanti e prostaglandine.
Queste ultime sono i principi attivi più potenti per normalizzare la pressione endoculare.
Soltanto se le cure conservative non risultano efficaci, si può ricorrere all'intervento chirurgico con laser oppure tecniche tradizionali.
Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.