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Scabbia

Cos’è la scabbia?

La scabbia è una patologia dermatologica causata dal Sarcoptes scabiei, un acaro che riesce a penetrare l'epidermide umana e a creare delle piccole cavità nello strato corneo. Questi cunicoli assolvono alla funzione di vere e proprie tane che accoglieranno le uova deposte dal parassita.

Questa patologia, nonostante sia più frequente nei pazienti immunodepressi o colpiti da gravi disabilità fisiche e intellettive, è considerata endemica in tutto il mondo e può riguardare persone di qualsiasi età o sesso. Fino a qualche anno fa la scabbia umana era rara e caratterizzata da una bassa incidenza. Negli ultimi anni sono intervenuti una serie di fattori di rischio che ne hanno favorito la diffusione.

Cause della scabbia

Il Sarcoptes scabiei è un parassita a 8 zampe che riesce a penetrare all'interno della pelle umana per depositare le uova che impiegano all'incirca 4 giorni per schiudersi. Una volta nate, le larve risalgono fino alla superficie della pelle per svilupparsi, colonizzando in questo modo diverse aree del corpo dell'infestato o contagiando altre persone.

La scabbia quindi si trasmette a causa di un contatto diretto, stretto e prolungato tra individui o in seguito a rapporti sessuali con una persona infetta. Attenzione però: l’infezione si propaga soltanto nel caso in cui si verifichi il passaggio di acari di entrambi i sessi o di una femmina gravida.

Più che di cause quindi, nel caso della scabbia umana, si parla di fattori di rischio: scarsa igiene, promiscuità ma anche i viaggi internazionali e la permanenza presso ospedali e cliniche.

Quali sono i sintomi della scabbia?

Il sintomo più frequente e inequivocabile della scabbia è senza dubbio il prurito intenso che colpisce il soggetto infetto durante le ore notturne. L’intensità di questo disturbo può essere così forte da disturbare il sonno.

La pelle, a causa delle sostanze cheratolitiche emesse dall’acaro, appare infiammata, dolente e soggetta alla comparsa di piccole papule che contengono all’interno una sostanza sierosa. Oltre ai tipici noduli della scabbia, l’infezione può manifestarsi con delle lesioni aspecifiche e, nei casi più gravi, con eruzioni cutanee, croste e alopecia.

Le parti del corpo più colpite sono le mani, gli organi genitali, la piega dei glutei ma anche l’areola mammaria, i piedi e i polsi.

Prevenzione: come evitare il contagio da scabbia

Per prevenire la scabbia, è necessario evitare qualsiasi diretto contatto con la persona malata. L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda inoltre di trattare i familiari, i contatti stretti e i partner sessuali dell’infestato anche nel caso in cui non manifestino nessun sintomo apparente.

Cura e trattamento della scabbia

La scabbia non è particolarmente pericolosa ma deve essere diagnosticata e curata tempestivamente per evitare l’insorgere di possibili sovrainfezioni batteriche dovute al continuo grattarsi.

Il trattamento consiste nell’applicazione di creme specifiche da utilizzare esclusivamente sulla pelle asciutta e pulita, e da lasciare in posa per un periodo che va dalle 8 alle 24 ore. Contestualmente all’accurato lavaggio della biancheria del malato, il medico può consigliare l’utilizzo di farmaci e unguenti specifici per il prurito.

Il soggetto che ha contratto la scabbia deve assentarsi da scuola o dal lavoro fino al giorno successivo a quello di inizio del trattamento specifico, previo accertamento dell’ASL di competenza.

 

Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.