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Prurito intimo

Prurito intimo femminile e maschile

Il prurito è un problema che si sostanzia nel bisogno intenso di grattare la parte in cui si percepisce un fastidio, per trarre un po’ di sollievo. Quando si parla di prurito intimo ci riferiamo alla sensazione pruriginosa che interessa la zona dei genitali, sia delle donne che degli uomini. È un problema, infatti, che potrebbe interessare ambo i sessi, anche se le donne sono colpite con maggiore frequenza. Spesso è causa di disagio ed inoltre potrebbe comportare ulteriori fastidi come bruciore intimo e perdite di liquidi.

Il prurito intimo femminile e maschile può essere classificato come cronico nel caso in cui il fastidio intimo si protragga a lungo e si manifesti continuamente; acuto se il problema si manifesta in modo intenso ma non si protrae a lungo; ricorrente se compare per periodi di tempo limitati ma poi tende a tornare abitualmente.

In particolare il prurito intimo femminile coinvolge i genitali esterni, ma potrebbe interessare anche le parti interne causando perdite più o meno dense, biancastre, grigie o giallognole, e in genere dall’odore sgradevole.

Il prurito intimo maschile viene definito anche prurito intimo esterno ed è in genere causato da un’infezione micotica (Tinea Cruris), più comunemente conosciuta come candida maschile. I sintomi tipici sono eruzioni cutanee con la comparsa di macchie rosse, desquamazione, prurito e arrossamento.

 

Quali sono le cause del prurito intimo?

Le cause dello sviluppo del prurito intimo e bruciore interno sono diverse per le donne e gli uomini.

Il prurito intimo femminile in genere deriva da infezioni, irritazione o cattive abitudini. Nel dettaglio troviamo:

  • Infezioni batteriche o micotiche: le infezioni a livello intimo trovano le condizioni ideali per svilupparsi quando la flora batterica vaginale risulta alterata. In questo modo la protezione delle parti intime viene meno e questa vulnerabilità le rende facilmente attaccabili da microrganismi come batteri e funghi, provocando fastidi come prurito, bruciore intimo e perdite vaginali. Tipicamente l’alterazione della flora batterica vaginale avviene in seguito a stati di stress, terapie con antibiotici, cambiamenti ormonali, alimentazione ricca di zuccheri e lieviti. Alcune delle infezioni intime femminili più ricorrenti sono ad esempio:
    • La candidosi: è una micosi causata dal fungo Candida Albicans e comporta sintomi come bruciore intimo, perdite dense tipicamente bianche e mucosa irritata
    • L’Herpes genitale: è un’infezione causata dal virus Herpes Simplex di tipo 2 e si manifesta con prurito intimo, bruciore e infiammazione in corrispondenza dei genitali
    • La tricomoniasi: è un’infezione che viene provocata dal protozoo Trichomonas Vaginalis che può trasmettersi per via sessuale. Sintomi tipici di questo disturbo sono prurito intimo e perdite dal colore grigio o giallo-verdognole con un aspetto schiumoso
    • Vaginosi batterica: è un’infezione batterica che determina bruciore, prurito intimo, perdite grigiastre caratterizzate da un forte odore sgradevole e secchezza della mucosa vaginale
  • Alterazioni ormonali: in genere situazioni come la gravidanza o la menopausa possono essere causa di alterazioni ormonali che comportano la comparsa del disturbo intimo
  • Stress
  • Irritazioni e cattive abitudini: spesso il prurito intimo femminile è causato da fattori esterni, che dipendono da determinate abitudini o situazioni particolari. Ad esempio il fastidio intimo può essere provocato una scarsa igiene intima o dall’uso di biancheria inadeguata, che sia aderente oppure realizzata con tessuti sintetici. Il prurito intimo può essere una conseguenza di una reazione allergica, ad esempio al lattice dei preservativi. Infine il disturbo può derivare da una vaginite atrofica, che è un’infiammazione della mucosa vaginale causata da un decremento di estrogeni. Questa diminuzione inciderà sul processo di lubrificazione con la conseguenza che le parti intime saranno caratterizzate da secchezza, prurito intimo e dalla percezione di dolore durante i rapporti sessuali. Le cause di questo disturbo sono riconducibili alla menopausa, all’allattamento al seno o alle terapie farmacologiche per l’endometriosi e la chemioterapia.

Tra i fattori che causano il prurito intimo maschile troviamo:

  • Infezioni: in genere sono causate da funghi come Tinea Cruris o da Candida Albicans, i quali attaccano principalmente l’inguine e i genitali. I sintomi riconducibili alle infezioni micotiche sono prurito intimo intenso, la comparsa di macchie rosse, lo sviluppo di un’infiammazione che colpisce il glande (balanite) che causa bruciore
  • Scabbia: si manifesta a causa di un attacco alla pelle da parte degli acari, da cui deriva prurito intimo ed eruzione cutanea
  • Pidocchi del pube: colpiscono i genitali e compaiono soprattutto in età adolescenziale
  • Irritazione: prurito intimo e fastidi possono essere causati da cattive abitudini come l’uso di biancheria o indumenti sintetici, oppure per contatto con sostanze irritanti.

 

Come alleviare il prurito intimo: i rimedi

Per risolvere e alleviare i fastidi legati al prurito intimo femminile e maschile si dovranno seguire terapie e cure in linea con le cause da cui trova origine il disturbo. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi al proprio medico per accertare la natura della patologia e seguire le cure più adatte al caso specifico.

In caso di infezione, si dovrà seguire una terapia incentrata sull’utilizzo di farmaci antimicotici, antivirali o antibiotici, a seconda che l’infezione sia di origine micotica, virale o batterica. In genere al trattamento con antibiotici si associa anche l’assunzione di probiotici per ripristinare la flora batterica.

Nei casi in cui il fastidio intimo sia causato da irritazione si renderà necessario eliminare la fonte che ha causato l’irritazione, quindi l’indumento o la sostanza con cui si è entrati in contatto. Si potranno poi utilizzare specifiche creme a base di idrocortisone che è lo steroide più adeguato per combattere il fastidio legato al prurito intimo. Esistono anche altre sostanze in grado di attenuare il problema del prurito intimo, come il lattato di ammonio o la benzocaina.

In caso di vaginite atrofica la terapia più adeguata si basa sull’utilizzo di lubrificanti vaginali e terapie locali a base di estrogeni.

Nei casi di scabbia si dovranno utilizzare specifiche creme da applicare direttamente sulla pelle.

Infine per contrastare i pidocchi del pube sarà necessario utilizzare prodotti specifici per la pediculosi.

Esistono inoltre numerosi rimedi naturali in grado di alleviare la sensazione di fastidio legata al prurito e al bruciore intimo. Sciacquare le parti intime con dell’acqua fredda, ad esempio, potrebbe alleggerire la sensazione di fastidio, oppure si potrebbero utilizzare prodotti lenitivi e antipruriginosi.

Per prevenire i disturbi legati al prurito intimo è necessario seguire delle buone abitudini come:

  • Curare l’igiene intima e utilizzare prodotti detergenti delicati adeguati per le parti intime
  • Utilizzare indumenti di cotone e comodi
  • Evitare di utilizzare indumenti troppo stretti
  • Cambiare spesso gli assorbenti e i salvaslip
  • Utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali
  • Bere molta acqua ed evitare un consumo eccessivo di zuccheri e lieviti
  • Curare la flora batterica con l’assunzione di fermenti lattici

 

Prurito intimo in gravidanza: cosa fare?

Durante la gravidanza è abbastanza frequente sviluppare il fastidio del prurito intimo a causa degli sbalzi ormonali che causano un cambiamento nel pH vaginale, agevolando la comparsa di infiammazioni e infezioni ad opera di batteri e funghi. Tra le cause più comuni che provocano il fastidio intimo durante la gravidanza troviamo la candidosi, l’Herpes, la Tricomoniasi oppure la cistite.

Alla comparsa delle prime sensazioni di fastidio si consiglia di consultare il proprio ginecologo perché le infezioni vaginali potrebbero risalire verso l’utero. Il medico specialista, una volta individuata la causa, saprà indicare la terapia più opportuna. In genere, previo consulto medico, si potrebbe prescrivere un trattamento a base di fermenti lattici con l’obiettivo di rafforzare le difese immunitarie.  

 


Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.