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Trigliceridi alti

Cosa sono i trigliceridi e perché sono essenziali per il nostro organismo

I trigliceridi costituiscono circa il 98% dei grassi presenti nel nostro organismo e negli alimenti che assumiamo. Nel corpo umano sono contenuti nella maggior parte all'interno del tessuto adiposo. La loro funzione è molto importante in quanto rappresentano una riserva energetica che l'organismo utilizza in caso di necessità. Senza trigliceridi non saremmo in grado di affrontare la giornata e dovremmo mangiare di continuo per dare al nostro corpo il carburante per poter svolgere qualunque azione.

Quando si parla di trigliceridi alti significa che sono presenti nel sangue in elevata concentrazione. Questa condizione viene chiamata più comunemente ipertrigliceridemia. È una condizione da tenere sotto controllo e che va gestita nel modo più opportuno per riportare i livelli a una situazione normale.

Quando i trigliceridi sono preoccupanti?

È sufficiente un esame del sangue per conoscere il livello dei trigliceridi. Prima dell'esame è opportuno mantenere il digiuno nelle 12 ore che precedono il prelievo, con un pasto leggero la sera prima. In questo modo è possibile avere un valore più attendibile.

I pazienti in buona salute hanno una trigliceridemia compresa tra i 50 e i 150 mg/dl. Un valore che sta sotto i 100 mg/dl è considerato ottimale dal punto di vista medico.

Come vanno interpretati quando i valori sono più alti?

  • Tra i 150 e i 200 mg/dl si considera la situazione borderline
  • Tra i 200 e i 400 mg/dl sono considerati alti
  • Oltre i 400 mg/dl sono considerati altissimi

Per una valutazione più completa del rischio cardiovascolare si affiancano gli esami del colesterolo totale e delle sue frazioni (il colesterolo buono e quello cattivo).

Cosa fare per abbassare i trigliceridi?

Quando i valori sono sopra la norma è bene intervenire quanto prima per prevenire eventi ben più gravi. In caso di trigliceridi alti infatti, aumenta il rischio di malattie coronariche, come l'infarto, e l'arteriosclerosi. Il sovrappeso e il diabete fanno parte delle patologie connesse ai trigliceridi alti. Con l'aiuto del proprio medico è possibile individuare la terapia più corretta da seguire. In generale però, è opportuno modificare il proprio stile di vita al fine di garantire il benessere del proprio organismo.

Mantenere il peso forma

I trigliceridi rappresentano una riserva energetica essenziale per il corpo. Le calorie in eccesso, assunte con la normale alimentazione, vengono trasformate in queste sostanze per poter essere immagazzinate correttamente. In caso di livelli alti di trigliceridi è necessario ridurre l'assunzione dei cibi in perfetto equilibrio con il dispendio energetico giornaliero. Migliorare il controllo del peso è utile per tenere sotto controllo il livello dei trigliceridi.

Quali sono i cibi da evitare per i trigliceridi alti?

La pasta e gli zuccheri complessi richiedono un processo di digestione più impegnativo e l'intestino li assorbe molto lentamente. Al contrario invece, gli zuccheri semplici entrano meno velocemente nel sangue stimolando il fegato a produrre una minore quantità di trigliceridi. 

Alcuni pazienti devono prestare attenzione al fruttosio contenuto nella frutta, soprattutto in quella autunnale: uva, fichi e cachi. Anche le banane, l'ananas e in generale la frutta esotica stimola una maggiore produzione di trigliceridi.

La verdura, ricca di fibre, è essenziale per controllare l’assorbimento dei grassi a livello intestinale. Il pesce e i suoi grassi sani contengono proprietà che favoriscono il benessere dell’organismo. Ecco perché si consiglia l'assunzione in almeno tre pasti settimanali.

Svolgere attività fisica

L'attività fisica fa bene al corpo e ci consente di normalizzare il tasso dei trigliceridi. Infatti, fare movimento è utile per stimolare l'uso delle riserve energetiche per mettere in moto i muscoli, riducendo così i livelli presenti nel nostro organismo.

Quali sono i sintomi di trigliceridi alti?

I trigliceridi alti non presentano sintomi evidenti, se non in caso di situazioni gravi. Quando i livelli sono particolarmente alti, il paziente ha maggiori probabilità di riscontrare:

  • dolori addominali forti
  • pancreatiti acute
  • xantoma (pelle che assume un colore giallastro per via dei lipidi accumulati)
  • sintomi di natura neurologica
  • splenomegalia
  • epatomegalia

Il modo migliore per avere il pieno controllo del tasso di trigliceridi è con analisi del sangue periodiche che consentono di individuare il problema fin dalla sua prima comparsa.

Le informazioni contenute in questa pagina non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.