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Per quanto tempo si può prendere l'antistaminico?
Pubblicato il: 12 settembre

Per quanto tempo si può prendere l'antistaminico?

Gli antistaminici sono farmaci utilizzati per contrastare gli effetti dell’istamina, una sostanza prodotta naturalmente dall’organismo durante una reazione allergica. Negli individui allergici, entrare a contatto con allergeni come polline, peli di animali o punture di insetti può attivare il sistema immunitario, che produce istamina e genera una risposta sproporzionata, accompagnata da sintomi quali prurito, eruzioni cutanee, starnuti, gonfiore e congestione.

L’antistaminico agisce proprio bloccando i recettori su cui si lega l’istamina, impedendone così l’azione, con effetti spesso rapidi e determinanti per alleviare le manifestazioni allergiche, sia lievi che intense. Alcune formulazioni sono efficaci anche nel prevenire crisi allergiche gravi e possono essere combinate con altri farmaci per potenziare l’azione decongestionante o lenitiva.

Per quanto tempo assumerlo

La durata dell’assunzione di un antistaminico varia in base al tipo di allergia da trattare, alla gravità dei sintomi e alle indicazioni del medico. In generale, non esiste un’unica regola valida per tutti: la terapia può durare pochi giorni o protrarsi per mesi, in base alla risposta del paziente e alla natura della patologia.

Nel caso di allergie stagionali, come la rinite allergica da polline, è comune che il trattamento si protragga per tutta la durata della stagione allergica, ovvero per diverse settimane o anche per due o tre mesi consecutivi: in questi casi, gli antistaminici possono essere assunti quotidianamente, con regolari controlli da parte del medico curante.

In presenza di allergie episodiche, per esempio legate al contatto con animali domestici o alla puntura di un insetto, l’assunzione può essere limitata a pochi giorni, giusto il tempo necessario per far regredire i sintomi.

Ci sono, poi, le condizioni croniche, come l’orticaria persistente, per le quali può essere necessario un trattamento continuativo, a basso dosaggio, anche per lunghi periodi. In questi casi, il medico può valutare cicli intermittenti o terapie personalizzate, con l’obiettivo di mantenere sotto controllo i sintomi senza incorrere in una assunzione eccessivo del farmaco.

In ogni caso, è essenziale non prolungare l’assunzione di un antistaminico senza una valutazione specialistica, la sorveglianza clinica è fondamentale per prevenire effetti indesiderati e individuare eventuali alternative terapeutiche, ove necessario.

Possibili effetti collaterali sul lungo termine

Sebbene gli antistaminici di nuova generazione, come quelli Zirtec, siano generalmente ben tollerati, è importante tenere presente che l’uso continuativo può comportare effetti indesiderati, specialmente se assunto senza il monitoraggio medico.

Tra gli effetti collaterali più comuni troviamo:

  • sonnolenza, più marcata con i farmaci di prima generazione;
  • secchezza delle fauci;
  • mal di testa;
  • vertigini o affaticamento;
  • alterazioni dell’appetito, con un possibile legame tra antistaminico e aumento di peso.

Proprio quest’ultimo punto è spesso oggetto di dubbi: l'antistaminico fa ingrassare? In linea generale, gli antistaminici non sono noti per provocare un significativo incremento ponderale, tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato che molecole appartenenti alla prima generazione possono aumentare l’appetito o favorire la ritenzione idrica, fattori che, se sommati a uno stile di vita sedentario, possono contribuire a un modesto aumento del peso corporeo.

Oltre a sapere a cosa serve un antistaminico, è bene tenere a mente che, nel lungo termine, l’assunzione non controllata può generare una tolleranza all’effetto del farmaco, riducendone la capacità di alleviare i sintomi, e che l’uso prolungato, in assenza di una diagnosi precisa, può alleviare sintomi di patologie più complesse, che richiederebbero un trattamento diverso.

In generale, bisogna prestare attenzione alle controindicazioni degli antistaminici, che possono variare in base allo stato di salute, all’età e alla presenza di altre terapie in corso: alcuni antistaminici sono sconsigliati in gravidanza, durante l’allattamento o in soggetti con patologie renali o epatiche. Infine, va considerata la possibilità di interazioni farmacologiche: l’associazione con alcol, sedativi, ansiolitici o antidepressivi può amplificare la sedazione e aumentare i rischi per la sicurezza, soprattutto alla guida o nella gestione di macchinari.

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Zirtec 7 Compresse Rivestite 10 mg

A base di cetirizina, una delle molecole più utilizzate per il trattamento delle allergie respiratorie e cutanee, è indicato per adulti e bambini dai 6 anni in su, al fine di ridurre sintomi come prurito, starnuti e congestione nasale. La sua azione mirata e prolungata ne consente l’assunzione una volta al giorno, con buoni risultati in termini di efficacia e tollerabilità.

Sanofi Rinogutt Antiallergico Spray Nasale 10 ml

Un’alternativa alla somministrazione sistemica, in quanto, grazie al formato spray, agisce direttamente sulle mucose nasali, alleviando rapidamente congestione e rinorrea. È indicato soprattutto in caso di rinite allergica stagionale o per chi preferisce evitare compresse. Il suo utilizzo è generalmente consigliato per brevi periodi, sotto consiglio medico.

Reactine 6 Compresse

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Irireos Antistaminico Gocce Orali

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