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Bambini iperattivi? Ecco alcuni consigli
Pubblicato il: 05 gennaio

Bambini iperattivi? Ecco alcuni consigli

Quando ci troviamo di fronte a bambini turbolenti, agitati, provenienti da un’educazione troppo rigida o, al contrario, troppo lassista, il termine iperattività non è quello da utilizzare: spesso un bambino semplicemente vivace e pieno di energie viene confuso con un bambino iperattivo, affetto dunque da una patologia.

È importante, quindi, prima di tutto sottolineare questo aspetto: un bambino irrequieto, turbolento, vivace o capriccioso non può essere definito “iperattivo” in senso medico.

I sintomi dell'iperattività nei bambini

L’iperattività si presenta con sintomi diversi che variano da bambino a bambino. Tuttavia si possono andare a analizzare determinati comportamenti comuni, correlati ad aspetti quali:

  • Mancanza di obbedienza a casa e a scuola.
  • Mancanza di attenzione e difficoltà nella concentrazione.
  • Comportamenti impulsivi e/o aggressivi.
  • Fragilità emotiva.
  • Impossibilità di restare fermo.
  • Scarsa capacità di organizzazione delle proprie attività.

Cosa fare

Dati i ricorrenti cambiamenti di umore, l’impulsività e i disturbi comportamentali, un bambino che soffre di iperattività subisce l’emarginazione da parte dei suoi compagni e i rimproveri da parte di genitori e insegnanti, col pericolo che tutto ciò sfoci in una sorta di auto-isolamento quando inizia a rendersi conto della sua differenza, a soffrire di un complesso di inferiorità e finire per avere un’autostima molto bassa.

Fargli comprendere perché ha queste difficoltà, parlare senza filtri della presenza di questo disturbo (chiaramente, una volta eseguita la diagnosi), è il primo step per trattare il disturbo.

È fondamentale continuare poi aiutandolo attraverso l’educazione, fissando magari semplici regole e cercando di fargli capire che la colpa non è sua, perché da qui parte l’azione di un buon genitore, che è ancora più importante quando ci troviamo davanti a un bambino iperattivo, col fine di regalargli la possibilità di vivere al meglio la sua vita, nonostante la disabilità.

Pazienza, fermezza e disciplina aiuteranno i genitori a controllare le energie del piccolo, dato che egli non riesce a farlo da solo, senza però reprimerlo, definendo semplicemente alcune regole di condotta quotidiane, che siano sempre chiare anche per lui.

Come fare? Quando gli si parla, è importante mettersi alla sua altezza, guardandolo negli occhi e assicurandosi che faccia lo stesso e che capisca cosa gli si è chiesto di fare, chiedendogli delle conferme.

Ci vuole pazienza e bisogna sempre ricordarsi che sono bambini e che l’infanzia è il periodo di vita più innocente dell’essere umano.

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