I benefici del massaggio plantare
L’arrivo in Occidente avvenne solo nel XX secolo grazie ad un otorinolaringoiatra statunitense, William Fitzgerald, che divise il corpo in dieci zone lungo le quali fluisce l’energia vitale, dagli alluci fino alla testa, riuscendo ad ottenere un effetto anestetico per attenuare la presenza del dolore in una determinata zona.
La riflessologia plantare è poi arrivata in Europa negli anni ‘50 e oggi viene praticata regolarmente.
Il principio su cui si basa questo tipo di massaggio è quello secondo cui ogni zona della pianta del piede è connessa, tramite una terminazione nervosa, a una parte della colonna vertebrale, che a sua volta la mette in contatto con un organo.
Pertanto ogni tipo di stimolazione o manipolazione eseguita su una parte del piede si andrà a riflettere sull’organo a essa collegato. La riflessologia plantare considera il piede come lo specchio del corpo: il piede sinistro rappresenterebbe il lato sinistro e il destro viceversa.
La punta delle dita è collegata a tutto quello che c’è tra la testa e il collo e quindi orecchie, occhi, naso e bocca.
La pianta del piede alla zona toracica, che racchiude polmoni, cuore e tiroide. L’arco alla zona addominale, incluso fegato, stomaco, pancreas e reni. Il tallone è collegato alla zona pelvica, che comprende nervo sciatico, parte bassa della schiena e intestino; la caviglia alla zona riproduttiva ed infine la parte interna alla colonna vertebrale e la parte esterna alle braccia, gambe e fianchi.
La pressione deve essere effettuata in modo energico, ma senza provocare solletico o superare la soglia di dolore del soggetto. Durante la seduta vengono massaggiate tutte le aree riflessogene su entrambi i piedi.
Il massaggio stimola la circolazione di energia provocando una generale rivitalizzazione e determinando un naturale processo di autoguarigione e per questo motivo è un ottimo aiuto per recuperare l’armonia fisica e psichica dell’organismo.
La riflessologia plantare non ha mai effetti collaterali in quanto produce sempre e comunque una reazione positiva che si oppone a eventuali squilibri, ma è comunque da evitare per le donne in gravidanza o durante il ciclo mestruale.