
Come usare il saturimetro in modo corretto?
Il saturimetro è un dispositivo di piccole dimensioni utilizzato per misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue, un parametro fondamentale per valutare la funzionalità respiratoria. Grazie alla sua semplicità d'uso e alla sua efficacia, viene impiegato sia in ambito ospedaliero che domiciliare per monitorare le condizioni di salute di persone affette da patologie respiratorie o per rilevare eventuali problemi di ossigenazione.
Noto anche come pulsossimetro, è in grado di fornire rapidamente informazioni sulla saturazione di ossigeno nel sangue e sulla frequenza cardiaca, due dati essenziali per comprendere lo stato di salute di un individuo e, per ottenere misurazioni precise, è fondamentale conoscerne il funzionamento e seguire le istruzioni d'uso.
A cosa serve il saturimetro
La saturazione di ossigeno nel sangue, detta anche saturimetria, è la quantità di ossigeno trasportata dall’emoglobina. L’uso di pulsossimetri e saturimetri da dito o di un saturimetro digitale per misurarla è utile in diversi contesti, tra cui:
- Monitoraggio nei pazienti affetti da patologie respiratorie come BPCO, asma o polmonite.
- Controllo della funzionalità respiratoria nei soggetti esposti a inquinanti o fumo di sigaretta.
- Valutazione della saturazione in persone con apnee notturne.
- Monitoraggio della frequenza cardiaca in situazioni di stress fisico o malattie cardiovascolari.
Quando utilizzare il saturimetro
Le principali circostanze in cui è utile misurare i valori della saturimetria sono:
- Durante episodi di difficoltà respiratoria: se una persona avverte mancanza di fiato o una respirazione affannosa, il saturimetro può aiutare a capire se vi sia una riduzione dell’ossigeno nel sangue.
- Nei pazienti con malattie polmonari croniche: chi soffre di BPCO, asma o fibrosi polmonare può beneficiare di un monitoraggio regolare della saturazione per valutare l’andamento della patologia.
- In caso di infezioni respiratorie: malattie come la polmonite possono ridurre i livelli di ossigeno nel sangue, rendendo necessaria una verifica periodica con il saturimetro.
- Dopo un intervento chirurgico: nei pazienti in fase di recupero post-operatorio, specialmente se sottoposti ad anestesia generale, il controllo della saturazione aiuta a valutare il corretto ripristino della funzionalità respiratoria.
- Durante l’attività sportiva intensa: alcuni atleti utilizzano il saturimetro per monitorare la saturazione di ossigeno e adattare gli allenamenti in base alla risposta fisiologica del corpo.
- Ad alta quota: in montagna, a quote elevate, la disponibilità di ossigeno è ridotta, e il saturimetro può essere utile per verificare la risposta dell’organismo a queste condizioni.
Ricordiamo che l’utilizzo regolare del saturimetro da dito può essere un valido supporto per tenere sotto controllo la salute respiratoria ma non sostituisce in alcun modo una valutazione medica approfondita in caso di sintomi preoccupanti.
Come usarlo correttamente
Il funzionamento del saturimetro varia in base al tipo di dispositivo, ma generalmente si utilizza un saturimetro da dito, che va posizionato sull’estremità del dito indice o medio.
Ecco i passaggi fondamentali per un uso corretto:
- Preparare il dito: prima di inserire il dito nel saturimetro, è importante assicurarsi che sia caldo, poiché il freddo può ridurre la circolazione sanguigna e influenzare la misurazione.
- Evitare ostacoli alla misurazione: unghie troppo lunghe, smalto scuro o unghie finte possono interferire con il raggio infrarosso del dispositivo, alterando i risultati.
- Posizionare correttamente il dito: inserire il dito nel saturimetro fino in fondo, assicurandosi che il led si trovi in corrispondenza dell’unghia.
- Attendere il risultato: rimanere fermi mentre il saturimetro effettua la misurazione, evitando movimenti che potrebbero alterare i dati registrati.
- Ripetere la misurazione su più dita: in caso di risultati discordanti, è consigliabile provare su altre dita e prendere in considerazione il valore più alto.
Per interpretare a modo i valori del saturimetro, è bene sapere che i valori normali di saturazione si attestano tra il 97% e il 100%, mentre valori compresi tra il 91% e il 94% possono indicare una lieve ipossiemia, e valori inferiori al 90% richiedono attenzione medica.
Inoltre, dato che il saturimetro digitale rileva anche la frequenza cardiaca, è importante non confondere questi i dati e valutare entrambi nel contesto delle condizioni di salute dell’individuo. In generale, è anche bene sapere che alcune condizioni possono influenzare la precisione del dispositivo, tra cui la presenza di patologie vascolari come il fenomeno di Raynaud, che causa una ridotta circolazione nelle dita: in questi casi, è fondamentale scaldare bene le mani prima di eseguire la misurazione per ridurre il rischio di ottenere valori errati.
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