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Cosa non si deve mangiare se si soffre di Escherichia coli?
Pubblicato il: 19 novembre

Cosa non si deve mangiare se si soffre di Escherichia coli?

L'infezione da Escherichia coli può causare sintomi intestinali e urinari, con un impatto significativo sulla qualità della vita e il benessere di chi ne è colpito. Questa infezione batterica, a seconda del ceppo e della gravità, può essere affrontata con farmaci o con un'attenta gestione alimentare, ragion per cui risulta fondamentare sapere cos’è l’Escherichia coli, quali sono i suoi sintomi, come debellarlo e cosa evitare a tavola per ridurre i disagi e favorire la guarigione.

Cos’è l’escherichia coli

L'Escherichia coli è un batterio che vive normalmente nell'intestino di persone e animali sani, svolgendo un ruolo fondamentale nel processo digestivo ma alcuni ceppi possono essere patogeni e causare infezioni a livello intestinale o urinario: la contaminazione può avvenire attraverso il consumo di cibi o acqua infetti, il contatto con animali o con superfici sporche.

Il batterio può provocare problemi sia all'apparato gastrointestinale che alle vie urinarie, ed è proprio quando l’Escherichia coli intacca le vie urinarie che si manifestano disturbi come bruciore e dolore durante la minzione.

La gravità delle infezioni varia anche di molto e, in alcuni casi, può portare a complicazioni che richiedono un intervento medico immediato.

Sintomi dell'Escherichia coli

I sintomi dell’Escherichia coli dipendono dalla parte del corpo colpita e dal ceppo del batterio che l’ha causata.

Le infezioni intestinali sono caratterizzate da diarrea, spesso con tracce di sangue, crampi addominali, nausea e febbre: possono comparire da 1 a 10 giorni dopo l'esposizione al batterio e possono andare da lievi a gravi. L'infezione può risolversi spontaneamente in pochi giorni, ma in casi più seri può richiedere un trattamento medico.

Per quanto riguarda le vie urinarie, quando l’infezione coinvolge queste aree, si possono avvertire sintomi come dolore durante la minzione, stimolo frequente a urinare, urine torbide e dolori pelvici. Se non trattata adeguatamente, l'infezione può diffondersi ai reni e causare problemi più gravi: in tali evenienze, è essenziale diagnosticare tempestivamente l'infezione e iniziare un trattamento adatto.

Trattamenti per l'Escherichia coli

La cura dell’escherichia coli senza antibiotici è spesso possibile per le infezioni lievi, specialmente quelle gastrointestinali, per le quali il riposo e una corretta idratazione sono solitamente sufficienti per permettere all'organismo di riprendersi. In questi casi, oltre a bere molta acqua, assumere soluzioni saline può aiutare a contrastare la disidratazione causata dalla diarrea.

Quando l'infezione colpisce le vie urinarie o si complica, può essere necessario un trattamento con antibiotici, anche se è importante scegliere un antibiotico adatto per l’escherichia coli. È essenziale evitare l’uso indiscriminato di antibiotici, poiché può portare alla resistenza batterica, rendendo più difficile il trattamento di eventuali condizioni future. Un’assunzione priva di supervisione medica potrebbe peggiorare la propria condizione, specialmente quando l’infezione intestinale ha portato alla produzione di tossine pericolose.

Cosa evitare a tavola

Un aspetto fondamentale del trattamento dell’infezione da E. coli è l’adozione di una dieta che aiuti il corpo a guarire, dato che alcuni alimenti possono aggravarne i sintomi e rallentare il processo di guarigione. Ragion per cui è bene evitare:

  • Alimenti ricchi di fibre la fibra è generalmente salutare ma, durante un’infezione intestinale, può peggiorare gli episodi di diarrea. Evita quindi frutta e verdura cruda, cereali integrali e legumi durante la fase acuta dell’infezione.
  • Cibi grassi: fritti e alimenti processati possono rallentare la digestione e irritare ulteriormente il tratto intestinale, aumentando i crampi addominali e il malessere generale.
  • Cibi speziati: possono infiammare ulteriormente la mucosa intestinale, peggiorando i sintomi come dolore e diarrea.
  • Latticini non fermentati: dato che il sistema digerente è più sensibile, i latticini possono risultare difficili da digerire.
  • Cibi zuccherati e processati: possono alterare l'equilibrio della flora batterica intestinale, contribuendo alla proliferazione dei batteri nocivi.

In generale, durante un’infezione da E. coli, è fondamentale mantenere una buona idratazione, preferendo acqua naturale e tisane, insieme ad alimenti facili da digerire, come riso bianco, patate bollite e carni magre cotte al vapore.

Per prevenire le infezioni da Escherichia coli, è importante seguire alcune buone pratiche:

  • La carne, in particolare quella macinata, deve essere cotta accuratamente per eliminare gli eventuali batteri in essa presenti.
  • Verdure e frutta crude devono essere lavate con attenzione o sbucciate.
  • Se ci si trova in paesi dove l'acqua potrebbe essere contaminata, evitare di bere acqua non trattata.
  • Lavarsi accuratamente le mani, soprattutto dopo aver maneggiato carne cruda o dopo aver utilizzato il bagno, è una misura di prevenzione essenziale per prevenire le infezioni da escherichia coli.

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