Dolori mestruali, cosa mangiare per alleviarli?
Si tratta della dismenorrea, il termine medico con cui si definisce la fastidiosa sindrome mestruale che, secondo le statistiche, colpisce oltre il 50% delle donne, anche se solo nel 10-15% dei casi in forma grave.
La dismenorrea viene distinta in primaria o secondaria. La dismenorrea primaria nella moderna medicina indica semplicemente un perdita mestruale dolorosa che si manifesta in età giovanile e tende ad attenuarsi, o a regredire completamente, con il passare degli anni o in seguito al parto.
In caso di dismenorrea secondaria, invece, i sintomi sono solitamente imputabili alla presenza di patologie di origine ginecologica quali endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini ed varicocele pelvico.
Durante il periodo è possibile ridurre i fastidiosi sintomi mestruali attraverso una sana e corretta alimentazione. Per ridurre i dolori mestruali è importante mangiare cibi ricchi di magnesio quali i frutti oleosi: mandorle, anacardi, nocciole, pistacchi, noci, semi di lino e girasole. I semi e la frutta a guscio sono ottimi consumati a colazione con crusca e fiocchi d’avena o altri cereali integrali accompagnati da latte di soia, riso o mandorle. Tra le verdure sono consigliate quelle a foglia verde, in particolare bietole e spinaci cotti, broccoli e tarassaco crudo, ma anche la barbabietola rossa.
I frutti più indicati sono banana, prugne e fichi.
Tra i carboidrati complessi è bene preferire il riso integrale ed in generale i cereali integrali più ricchi in fibre, sembra, infatti, che queste ultime siano in grado di facilitare l’espulsione degli estrogeni. Un’ottima fonte proteica è costituita dal pesce azzurro – sarde, sardine, alici e sgombri – importante fonte di omega 3, e dai legumi. Tra questi consigliamo particolarmente le lenticchie, i ceci, ma anche i fagioli bianchi e la soia.
E’ importante seguire questo regime alimentare in maniera rigorosa in concomitanza del ciclo ed in particolare nei giorni che lo precedono, ma risultati migliori si ottengono con un reale cambiamento del proprio stile alimentare nell’arco dell’intero mese.