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Il rito del Caffè e gli effetti della Caffeina
Pubblicato il: 31 marzo

Il rito del Caffè e gli effetti della Caffeina

Il caffè è un rito consolidato per tanti italiani; nel nostro paese lo prepariamo in più di 50 modi diversi e siamo tra i primi dieci paesi al mondo che ne consumano di più e secondi in Europa, dopo la Germania, per esportazione. 

Il caffè si ottiene grazie alla macinazione dei semi di alcune specie di alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, che comprende oltre 100 specie diverse che possono modificare il gusto del caffè prodotto;  tra le varietà di caffè più richieste ci sono l'arabica e la robusta.

La caffeina, un alcaloide naturale presente nelle piante del caffè e non solo, è uno degli ingredienti più studiati negli ultimi duecento anni per i benefici associati al suo consumo ma anche per le controindicazioni. La sua composizione chimica fa sì che essa interagisca con i recettori biologici che regolano le funzionalità del sistema nervoso, cardiovascolare ed endocrino; il metabolismo riesce ad assorbirla molto velocemente tanto che, già dopo tre ore dall’assunzione, i livelli di caffeina nel corpo si riducono del 50%.

Se il caffè fa parte della nostra alimentazione giornaliera, la caffeina aiuta il nostro organismo in diversi modi:

  • Sollecita la secrezione gastrica e quella biliare (ecco perché il caffè è considerato un buon digerente dopo i pasti);  
  • Aumenta l’eccitazione, la concentrazione ed i riflessi, grazie al rilascio dell’ormone dell’adrenalina.
  • Stimola la funzionalità cardiaca e nervosa, aumentando l’ossigenazione del sangue;
  • Ha un effetto lipolitico, favorendo il dimagrimento poiché stimola il metabolismo basale e l’utilizzo dei grassi a scopo energetico bruciando, ogni giorno, tra le 50 e le 100 calorie in più.
  • Ha un effetto anoressizzante dato che in dosi massicce può ridurre il senso di fame.
  • È un anti-age naturale grazie agli antiossidanti della caffeina che vengono assorbiti più rapidamente rispetto, ad esempio, a quelli contenuti nella frutta o nella verdura.
  • È un anti-diabetico,  infatti, chi beve caffè regolarmente, ha il 50% di probabilità in meno di contrarre il diabete di tipo 2.
  • Tonifica la cute: è utilizzato in molti cosmetici per contrastare la cellulite e le adiposità localizzate e applicata sulla pelle favorisce la mobilizzazione dei trigliceridi del tessuto adiposo sottocutaneo. 

Tuttavia, la caffeina non ha solo effetti benefici: essendo un forte stimolante, il suo utilizzo può alterare l’assorbimento di alcune sostanze come la vitamina B, il calcio e il ferro peggiorando una situazione già presente di anemia e osteoporosi, e l’effetto dimagrante svanisce nel momento in cui viene aggiunto lo zucchero. Anche le persone che soffrono di insonnia, ipertensione, tachicardia, ulcere, coliti e reflusso dovrebbero tenersi lontane dal caffè, a causa della stimolazione dell’apparato digerente e di quello nervoso.

La dose massima giornaliera consigliata dai medici per chi non soffre delle patologie che abbiamo appena citato, è di tre tazzine al giorno, possibilmente senza l’aggiunta di zucchero, tenendo conto anche del fatto che la caffeina è presente anche in altri alimenti come il tè, il cioccolato ed oltre 60 specie vegetali. La caffeina può arrivare fin dentro la placenta ed essere presente nel latte materno, per questo è consigliabile ridurre l’assunzione di caffè durante la gravidanza e l’allattamento.