Il karkadè: come abbassare la pressione con una tisana!
Se sei un amante delle tisane alle erbe avrai sicuramente sentito parlare del Karkadè, l'infuso di origine africana preparato con i fiori di ibisco, talvolta chiamato anche tè rosso. Ricco di antociani, polifenoli, flavonoidi e fitosteroli, è particolarmente diffuso in Egitto per le sue proprietà astringenti, che contribuiscono a combattere la disidratazione e la sete, mentre in Italia fu introdotto dall’Eritrea ed utilizzato durante tutto il periodo coloniale, ovvero dal 1860 al 1941, ed era talmente di uso comune che veniva soprannominato il “tè degli italiani".
Per essere utilizzati come infuso, i fiori di ibisco vengono essiccati; la bevanda assume così il suo tipico colore rosso ed il gusto amaro. Che benefici puoi ricavare bevendo questo infuso?
L’estratto di questa pianta è un prezioso antisettico delle vie urinarie grazie agli acidi organici in esso contenuto che conferiscono proprietà diuretiche e antisettiche, favorendo l'eliminazione delle scorie e delle tossine e stimolando la diuresi, particolarmente utile, quindi, in caso di infezioni come la cistite e valido alleato della circolazione.
Il karkadè contro l’ipertensione: da uno studio condotto presso la Tufts University di Medford è emerso che bere 3 tazze di infuso al karkadè al giorno aiuta a ridurre la pressione sanguigna grazie ai flavonoidi e gli antociani che agiscono come vasi-protettori; avrebbe, cioè, le stesse proprietà anti-ipertensive degli Ace, i farmaci utilizzati per combattere i disturbi cardiaci. Agendo come fluidificante per la circolazione, protegge i vasi sanguigni dalle malattie cardiovascolari come ictus e infarti, ed ha proprietà ipoglicemizzanti adatte a chi soffre di diabete di tipo 2.
Essendo una malvacea, contiene vitamina C, che rafforza il sistema immunitario, e mucillagini che esercitano un’azione lenitiva e protettiva sui tessuti interni dell’organismo, indicata per tutti i tipi di infiammazioni delle mucose, come gengiviti, mal di gola, raffreddore e tosse.
L'infuso di karkadè facilita la digestione e aiuta l'organismo ad eliminare le tossine: chi soffre di stipsi può bere una tazza di infuso dopo ogni pasto per notare ben presto i benefici di questa bevanda.
Il karkadè si prepara come un normale tè o tisana per infusione, ovvero si utilizza una bustina di infuso, o due cucchiaini della pianta essiccata, per ogni tazza d’acqua bollente da circa 250ml, e può essere dolcificata con zucchero o miele in base ai vostri gusti.
È importante sapere che la bevanda non possiede principi attivi eccitanti né caffeina e non comporta effetti collaterali ma, data la sua capacità di contrastare l’ipertensione, è opportuno fare attenzione in caso di pressione bassa; inoltre, può avere un leggero effetto lassativo, per cui si raccomanda di non superare la dose massima di tre tazze al giorno.