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La Dermatite Polimorfa Solare: l’allergia al sole più diffusa
Pubblicato il: 27 giugno

La Dermatite Polimorfa Solare: l’allergia al sole più diffusa

Il nome scientifico dell'eritema solare è "dermatite polimorfa solare", anche detta allergia al sole, e non si tratta di una vera e propria allergia ma di una comune fotodermatosi che interessa fino al 10% della popolazione. L'eruzione è scatenata dalla luce del sole e colpisce soprattutto le persone dalla pelle molto chiara, provocando diverse manifestazioni cliniche. 

Interessa le parti del corpo più esposte al sole come viso, collo, décolléte e arti superiori e tende a migliorare man mano che il nostro livello di melanina aumenta con la progressiva esposizione al sole, aiutando la pelle a tollerare i raggi UV. 

Si tratta di una reazione insolita al sole, dovuta al rilascio di alcuni mediatori chimici (responsabili del tipico prurito) in seguito alla resistenza della cute di fronte all'esposizione di radiazioni ultraviolette, le quali innescano un'infiammazione visibile a livello cutaneo; il perché del rilascio dei mediatori chimici è ancora sconosciuto ed il disturbo, al contrario dell'orticaria solare che si presenta quasi subito dopo aver preso il sole, compare a partire da alcune ore a qualche giorno dopo le prime esposizioni.

Gli effetti della dermatite: 

Solitamente si presenta con papule (piccoli rilievi soliti di pelle, non contenenti pus) di piccole dimensioni su base rossastra, a volte seguite da vesciche. Le papule generano una sensazione di prurito di intensità variabile da persona a persona; l'azione di grattarsi può provocare la comparsa di ispessimento cutaneo, squame e cicatrici. Questo tipo di dermatite scompare spontaneamente nel giro di una decina di giorni, se non è seguita da ulteriori esposizioni al sole, anche se è probabile che si ripresenti negli anni successivi in concomitanza con l’inizio della stagione estiva per poi regredire ogni volta spontaneamente.

Per velocizzare la guarigione della dermatite è sufficiente l'utilizzo di cortisonici locali, seguiti da antistaminici per sedare il prurito. Il disturbo può essere prevenuto con un'attenzione particolare alle prime esposizioni al sole, soprattutto tra i soggetti con pelle molto chiara e sensibile, evitando l'uso sulla pelle di profumi alcolici, oli essenziali ed altri prodotti foto-sensibilizzanti, trascorrendo all'ombra le ore più calde della giornata e applicando strati non sottili di prodotti ad alto fattore di protezione almeno mezz'ora prima dell'esposizione al sole, per poi riapplicarli ogni due ore e sempre dopo il bagno o la doccia.