Come sanificare e riutilizzare una mascherina.
Ma si può sanificare una mascherina per evitare sprechi?
La risposta è sì, ma vanno osservate alcune direttive e precauzioni, specialmente per le monouso, per le quali ci sentiamo di sconsigliare un riutilizzo eccessivo. In ogni modo, nelle emergenze, il metodo migliore per sanificare le mascherine monouso è quello di lasciarle appese all’aria per qualche giorno. In questo periodo il virus si inattiva spontaneamente.
Vediamo in seguito gli altri metodi.
Con soluzione alcolica
Si possono sanificare mascherine anche utilizzando uno spray disinfettante alcolico e lasciandole poi all'aria aperta seguendo i seguenti passaggi:
- Porre la mascherina, con la parte interna verso il basso, su una superficie
- Spruzzare con uniformità l’intera superficie della mascherina, elastici compresi, con lo spray, senza bagnarla troppo.
- Ripetere l’operazione sull’altro lato.
- Lasciare agire la soluzione all’aria aperta fino a completa evaporazione.
A vapore
Un metodo può essere quello di tenere sospesa la mascherina sopra una pentola di acqua in ebollizione per una decina di minuti. È uno dei più semplici, basta stare attenti a non scottarsi e riuscire a trovare un modo per tenere appesa la maschera sotto al coperchio (magari tirando gli elastici fino ai manici o al pomello del coperchio stesso. Ricordiamo che la disinfezione a vapore andrebbe eseguita al massimo cinque volte, oltre le quali l’efficacia della mascherina non è più garantita.
Mascherine lavabili
Discorso a parte va fatto per le mascherine lavabili, che sono progettate per trattamenti diversi in base al materiale. Ognuna di esse avrà delle istruzioni temperatura alla quale possono essere lavate e sul numero massimo di lavaggi.
Le mascherine in cotone possono essere anche stirate, ancor meglio se col vapore, aggiungendo un ulteriore livello di sanificazione.
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