Vitamina C dopo i 50 anni: perché è così importante?
Perché è importante assumerla dopo i 50 anni?
Dopo i 50 anni cominciano a presentarsi le prime carenze di nutrienti, specialmente come conseguenza di un’alimentazione non corretta, di diete fatte in casa, masticazione troppo veloce e anche a causa della ridotta capacità dell’organismo nell’assimilare i principi nutritivi, in gran parte dei casi in seguito all’assunzione di terapie medicinali.
Inoltre, una buona concentrazione di vitamina C la si trova nelle ghiandole surrenali, che rilasciano epinefrina e norepinefrina nei momenti di stress che, a questa età, possono essere causati dai diversi impegni che ci troviamo ad affrontare, tra famiglia, lavoro e commissini quotidiane.
Le carenze possono minare seriamente la nostra salute, ragion per cui è importante mantenere i giusti livelli di vitamine e minerali, in quanto essi svolgono importanti azioni antiossidanti e di sostegno del sistema immunitario.
In questa fase della vita, la vitamina C è essenziale per l’organismo, in quanto svolge diverse funzioni, quali il supporto al metabolismo energetico legato alla riduzione di stanchezza (la vitamina C è molto utile nell’assimilazione del ferro) e affaticamento ed è alla base del corretto funzionamento del sistema immunitario.
Svolge, inoltre, un’azione antiossidante e di protezione dei vasi sanguigni, e sostiene la funzionalità di diverse cellule nel loro compito di biosintesi del collagene, proteina strutturale di pelle e cartilagini, risultando benefica per quei processi che rinforzano la pelle, aiutando così a rallentare il suo processo di invecchiamento.
Fabbisogno quotidiano e alimenti in cui trovarla
Il fabbisogno quotidiano di vitamina C si attesta intorno ai 90 mg per gli uomini e ai 70 mg per le donne, fabbisogno che aumenta in caso di gravidanza.
Gli alimenti con alti contenuti di vitamina C sono la frutta e la verdura quali:
- Peperoni (150mg/100g)
- Rucola (110mg/100g)
- Fragole (55mg/100g)
- Arance (50mg/100g)
- Broccoli (110mg/100g)
- Kiwi (85mg/100g)
- Lattuga (60mg/100g)
Il nostro organismo non è capace di sintetizzarla da solo e, per assimilarne una buona quantità, è importante consumare tali alimenti a crudo e il prima possibile dopo la raccolta, dato che una conservazione troppo lunga e la cottura riducono il contenuto di vitamina C in essi presente.
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