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Quando si parla di acne?
Pubblicato il: 21 febbraio

Quando si parla di acne?

Se la pelle è impura, con brufoli e comedoni, il più delle volte è a causa del sebo, la miscela oleosa prodotta dalle ghiandole sebacee che soprattutto negli adolescenti può essere in eccesso, per effetto della più intensa stimolazione ormonale. Dunque l’acne è un’infiammazione dei follicoli, non è un'infezione, e non è contagiosa.

Da cosa è causata l'acne?

L’eccessiva produzione di sebo che provoca la comparsa dell’acne può essere scaturita da vari fattori di diversa origine e natura:

  • Squilibri ormonali: eccesso di estrogeni nella donna e di testosterone negli uomini.
  • Cosmetici e inquinanti atmosferici: l’otturazione dei pori cutanei causata da fattori esterni moltiplica la produzione di sebo e causa infiammazione.
  • Predisposizione genetica: l’appartenenza ad una famiglia in cui si è sofferto di acne.
  • Cattive abitudini: nervosismo, vita sregolata, alimentazione scorretta.
  • Disturbi ginecologici: cisti alle ovaie.

Diagnosi dell'acne

La diagnosi dell’acne è di competenza del dermatologo. Consta di un percorso nel quale si interpretano dei segni caratteristici di questa malattia.

In funzione della gravità del disturbo e della causa che l'ha provocato, sono diversi gli approcci che si possono intraprendere. Quando comedoni e brufoli sono in uno stadio iniziale/lieve è importante iniziare a seguire una routine quotidiana con prodotti formulati per le pelli a tendenza acneica. Nelle forme più gravi di acne, con prevalenza di lesioni infiammatorie quali le forme papulo-pustolose, oltre alle cure locali, si utilizzano anche farmaci per bocca, in particolar modo antibiotici, come le tetracicline o i macrolidi. Per porre rimedio alle conseguenze dell'acne come cicatrici e inestetismi vari, invece, si può fare ricorso a tecniche di medicina estetica di vario tipo, sempre dietro consiglio del proprio medico o del proprio dermatologo.