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Pressione alta: quanto influisce su stress e nervosismo?
Pubblicato il: 31 marzo

Pressione alta: quanto influisce su stress e nervosismo?

Cosa si intende per pressione alta?

La pressione massima viene esercitata quando il cuore esercita la funzione di pompa. Fra i due battiti, quando il cuore riposa, la pressione precipita al suo livello minimo. Sia la pressione minima che quella massima sono importanti per le arterie, perciò una pressione sanguigna ha sempre due componenti. In base ad una nuova classificazione la pressione normale è tra 120 e 80 millimetri di mercurio. Si parla di pressione elevata con una massima che si stabilizza tra i 120 e i 129 millimetri di mercurio, con la minima sempre sotto gli 80.

Quali sono i danni provocati dalla pressione alta?

Una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie risulta elevata, può provocare danni alle arterie, insufficienza cardiaca, insufficienza renale, ictus, infarto del miocardio ed altre gravi patologie.

L'ipertensione è pericolosa, perché il cuore deve sostenere uno sforzo superiore alla normalità e, se è prolungato, può portare ad un ingrossamento del cuore stesso; inoltre il sangue che scorre nei vasi con una pressione elevata li sottopone ad una eccessiva usura e può danneggiarli gravemente, coinvolgendo in questa situazione anche tessuti e organi irrorati dai vasi colpiti, in particolare cuore, cervello, reni e occhi.

Quali sono i sintomi della pressione alta?

Il nervosismo è uno fra i sintomi più comuni della pressione alta. In questi casi l'ipertensione spesso è legata a doppio filo allo stress, che diventa segnale d'allarme, ma anche causa del malessere. L’ipertensione essenziale, la forma più diffusa perché non conseguente a patologie, è infatti tipica di chi soffre di stress cronico, una catena di tensioni continue che avvelenano la vita.

Lo stress non è dannoso in sé, ma può diventarlo se eccessivamente protratto nel tempo.

Per normalizzare la pressione, quando dipende dal nervosismo, occorre trovare la propria “area di decompressione”: una zona di relax che può essere data da una nuotata, dalla pratica dello yoga o da un massaggio rilassante.
Anche l’attività fisica è fondamentale, camminare mezz’ora al giorno può aiutare ad abbassare i valori.