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Qual è il digiuno intermittente più efficace?
Pubblicato il: 12 dicembre

Qual è il digiuno intermittente più efficace?

Quando si parla di digiuno intermittente, è naturale chiedersi quale sia lo schema più efficace in assoluto. In realtà non esiste un modello universalmente ideale, dato che ogni persona ha esigenze, ritmi quotidiani, impegni e capacità di tollerare i periodi senza cibo totalmente differenti.

Infatti, questo tipo di regime alimentare funziona davvero solo quando è scelto in base allo stile di vita e quando rispetta alcuni principi fondamentali.

Diversi tipi di digiuno intermittente

Prima di iniziare qualsiasi tipo di dieta intermittente, è indispensabile comprendere che queste tecniche richiedono comunque basi nutrizionali solide, quali:

  • mirare a un dimagrimento sostenibile;
  • conoscere il proprio fabbisogno calorico;
  • impostare un bilancio calorico negativo (circa 350–500 kcal al giorno);
  • bilanciare correttamente proteine, grassi e carboidrati;
  • assicurarsi un apporto completo di vitamine, minerali, fibre e acqua.

Questi principi valgono per ogni schema del digiuno intermittente, dal più leggero al più impegnativo.

Digiuno intermittente 12/12

La forma più semplice è il digiuno intermittente 12/12: consiste nell’alternare 12 ore di alimentazione e 12 ore di digiuno, collocate soprattutto durante le ore di sonno. È una soluzione perfetta per chi si avvicina per la prima volta alla dieta del digiuno intermittente, perché non stravolge la quotidianità: basta smettere di mangiare 2–4 ore prima di dormire e iniziare la prima colazione solo dopo un paio d’ore dal risveglio.

La finestra alimentare di 12 ore permette di pianificare tre pasti principali o, se necessario, piccoli spuntini compensati da pasti più strutturati, risultando ideale anche per chi vuole migliorare alcuni parametri metabolici, come glicemia e trigliceridi.

Digiuno intermittente 14/10

Lo schema 14/10 è indicato per chi cerca un controllo maggiore sull’alimentazione, con la finestra alimentare che si riduce a 10 ore. È un compromesso tra il 12/12 e il più famoso 16/8, e viene scelto da chi fatica a seguire quest’ultimo: permette due o tre pasti al giorno, più facili da gestire senza esagerare con le calorie.

Digiuno intermittente 16/8

È il modello più popolare della dieta intermittente: prevede 16 ore senza cibo e 8 ore di alimentazione. La maggior parte delle persone consuma due pasti (di solito pranzo e cena), ma è possibile anche farne tre più leggeri se le calorie restano sotto controllo.

Questo schema richiede adattamento, soprattutto per chi non è abituato a trascorrere molte ore senza mangiare, ma rappresenta uno dei metodi più praticati a livello globale.

Dieta 5:2

La dieta intermittente 5:2 divide la settimana in cinque giorni di alimentazione normale e due giorni a ridotto apporto calorico (circa 500–600 kcal), un approccio flessibile che simula un digiuno terapeutico per smaltire le feste o per affrontare un periodo di eccessi.

Eat Stop Eat

Questa strategia prevede due giornate a settimana con digiuno di 24 ore: è un metodo avanzato, da intraprendere solo dopo aver sperimentato con successo forme più moderate, per consentire al corpo di abituarsi gradualmente a non assumere calorie per un giorno intero.

Digiuno a giorni alterni

Alterna un giorno a ridotto apporto calorico a uno di alimentazione normale: è una modalità impegnativa, che difficilmente rappresenta la scelta migliore per chi cerca un dimagrimento semplice e sostenibile.

Come scegliere il digiuno intermittente più adatto a sé

Capire come si fa il digiuno intermittente non significa scegliere lo schema più rigido o quello di moda, ma individuare la soluzione più sostenibile per il proprio stato di forma e condizione fisica.

Per scegliere in modo efficace occorre:

  • valutare gli orari di lavoro e di sonno;
  • considerare la tendenza a sentire fame al mattino o alla sera;
  • conoscere le proprie abitudini alimentari;
  • partire dallo schema più semplice e progredire gradualmente;
  • assicurarsi di raggiungere sempre un apporto nutrizionale completo.

Per molti principianti, il 12/12 o il 14/10 rappresentano il punto di partenza ideale e, con il tempo, se si desidera un maggiore impatto sulla composizione corporea, si può sperimentare il 16/8.

Prodotti correlati

Alcuni prodotti possono sostenere un percorso di digiuno intermittente, soprattutto quando si desidera ottimizzare energia, gestione della fame e qualità nutrizionale.

Digiunase Fase Pasto

Integratore pensato per supportare il corpo se si pratica la dieta del digiuno intermittente. Le compresse contengono estratti vegetali selezionati che aiutano a controllare l’appetito e favoriscono una buona gestione del metabolismo durante la finestra alimentare.

ProLon Nutrition Bar

Una barretta nutriente studiata per fornire energia controllata durante i protocolli di dieta intermittente. È ricca di grassi buoni e fibre, e permette di introdurre sostanze nutritive senza compromettere eccessivamente la finestra di digiuno programmata.

MCT Olio C8 Bio

Un olio ad alto contenuto di acido caprilico, rapidamente assorbito e convertito in energia, spesso usato nelle pratiche di digiuno intermittente perché aiuta a mantenere la concentrazione e riduce i crolli energetici. Può essere aggiunto a caffè o tisane durante i periodi di digiuno, senza interrompere lo stato metabolico.

ProLon Reset Kit

Un kit utile per chi vuole sperimentare una dieta del digiuno intermittente strutturata, con alimenti già bilanciati e pronti all’uso, facilitando il controllo delle porzioni e riducendo il rischio di eccessi durante la finestra alimentare.

Se vuoi saperne di più, contattaci! I nostri professionisti saranno felici di aiutarti.

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