Candida Auris: quali sono i sintomi del fungo killer
La Candida Auris è un fungo patogeno che è emerso poco più di 10 anni fa ed è considerato estremamente pericoloso.
È un tipo lievito che può causare diverse forme di candidosi, ma si distingue dagli altri tipi di Candida per il suo comportamento imprevedibile che può portare a gravi quadri clinici invasivi e diffusi nelle persone vulnerabili come neonati, anziani, pazienti con un sistema immunitario compromesso o presenza di malattie croniche.
È stato individuato in diverse aree del corpo: principalmente sulla pelle, ma anche nel tratto urogenitale e in quello respiratorio, sebbene in maniera meno frequente. Può causare infezioni invasive, come la candidemia, la presenza di candida nel sangue, oltre a pericardite e infezioni delle vie urinarie.
Come si manifesta un’infezione da Candida Auris?
È stato soprannominato "super fungo" a causa della sua straordinaria resistenza alle principali categorie di farmaci antimicotici comunemente utilizzati per trattare le infezioni fungine, ma è anche noto come "fungo killer" poiché, come anticipato, può essere altamente letale per i pazienti vulnerabili. Infatti, le persone a rischio di contrarre un'infezione da Candida Auris dovrebbero prestare attenzione ai sintomi di infezione invasiva, come febbre e brividi che non rispondono al trattamento antibiotico.
È importante sottolineare che il fungo può colonizzare la pelle e altre parti del corpo anche in assenza di segni e sintomi evidenti. Quando ci sono, i sintomi da Candida Auris dipendono dalla sede dell'infezione, che può essere di diversi tipi:
- Infezioni delle ferite: quando il fungo intacca una ferita in via di guarigione, si manifestano infiammazione, arrossamento intorno alla lesione, fuoriuscita di pus giallastro o arancione, aumento del dolore, ritardo nella guarigione e febbre.
- Otiti: può causare dolore acuto o sordo, udito ovattato, secrezioni e nausea.
- Infezioni del flusso sanguigno: questa è una delle condizioni più pericolose e si presenta con febbre, brividi, dolore e una sensazione generale di spossatezza.
La Candida Auris è stata trovata anche nel liquido biliare, nel tratto respiratorio e nell’urina, ma non è ancora chiaro se possa causare candidosi intestinale, infezioni nei polmoni, nella vescica o in altre parti del corpo.
In generale, i sintomi da tenere d'occhio nelle infezioni da Candida Auris includono dolori muscolari, bruciore, difficoltà nella deglutizione, febbre e affaticamento.
Perché lo si ritiene una seria minaccia?
Questo fungo viene ritenuto una grave minaccia per la salute globale, per diversi motivi:
- Elevata letalità: presenta una mortalità elevata nelle forme invasive di infezione (sempre nei pazienti più deboli).
- Epidemie negli ambienti sanitari: può causare focolai epidemici in strutture sanitarie, dove si prende a causa di attrezzature o dispositivi medici contaminati.
- Alta infettività: sebbene le infezioni da Candida auris di solito siano di entità lieve, può causare infezioni gravi nei soggetti con un sistema immunitario compromesso.
- È in grado di difendersi creando uno strato protettivo che lo rende poco suscettibile ai disinfettanti e particolarmente resistente sulle superfici.
- È difficile rilevare la Candida auris e le le cause della candida nei laboratori che non dispongono di tecnologie specifiche, il che può portare a una gestione inadeguata dell'infezione.
- È spesso resistente a molti dei farmaci antimicotici comunemente utilizzati per trattare le infezioni da Candida.
- Colonizzazione persistente: le persone possono essere portatori sani per lunghi periodi, contribuendo alla diffusione del fungo.
Prevenzione e cura
La maggior parte delle infezioni causate da Candida Auris può essere trattata con successo utilizzando una classe di farmaci antifungini chiamati echinocandine, anche se, diversi ceppi del fungo si sono dimostrati resistenti ad alcuni di essi. In tali casi, va adottato un approccio più aggressivo, che prevede l'uso simultaneo di dosi elevate di diverse classi di farmaci.
Per quanto riguarda la prevenzione della diffusione e la riduzione del rischio di contagio, sapendo come si contrae, è compito delle strutture sanitarie adottare e comunicare le misure preventive specifiche attraverso l'implementazione di linee guida dedicate. Tuttavia, rimangono valide anche le normali raccomandazioni, come lavarsi frequentemente le mani, soprattutto dopo essere usciti da un ospedale ed evitare l'abuso di antibiotici e antimicotici, utilizzandoli solo su prescrizione medica.
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