Fibromialgia: quali parti del corpo colpisce
La fibromialgia, conosciuta anche come sindrome fibromialgica, è una condizione caratterizzata da un diffuso malessere muscolare, senza evidenti segni di infiammazione, spesso accompagnato da altri sintomi come stanchezza, disturbi del sonno, problemi di memoria e difficoltà di concentrazione.
Sebbene non esista un trattamento medico specifico per questa condizione, esistono alcuni farmaci che possono essere utili per alleviare i dolori e migliorare la qualità della vita di chi ne soffre, specialmente quando associati a un regime di attività fisica mirata.
Quali sono le cause della fibromialgia?
Attualmente, le origini della sindrome fibromialgica rimangono sconosciute. Si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Per esempio, situazioni stressanti come malattie, lutti familiari, traumi fisici o psicologici possono scatenare i sintomi tipici della fibromialgia.
Ricerche più recenti suggeriscono che potrebbero esserci alterazioni a livello chimico, come nei neurotrasmettitori nel sistema nervoso centrale o a livello ormonale, che potrebbero spiegare i disturbi del sonno e la diminuzione della soglia del dolore caratteristici di questa sindrome.
Tuttavia, sembra poco probabile che la fibromialigia sia causata da un singolo fattore scatenante; infatti, la maggior parte dei pazienti non riesce a identificare un evento specifico che abbia portato all'insorgenza dei sintomi.
I sintomi e quali parti del corpo colpisce
La fibromialgia è una malattia reumatica che colpisce il sistema muscolo-scheletrico e si caratterizza per una serie di disturbi che possono cambiare nel tempo.
Tra i sintomi iniziali della fibromialgia troviamo:
- Aumento della tensione muscolare e predisposizione per crampi muscolari.
- Rigidità che può manifestarsi in varie zone del sistema locomotore.
- Dolore cronico e diffuso in diverse parti del corpo, molti pazienti lamentano dolori alle braccia.
Oltre alla sensibilità aumentata al dolore, molti pazienti presentano una serie di altri sintomi, tra cui:
- Disturbi dell'umore e del sonno.
- Sindrome del colon irritabile.
- Affaticamento cronico e una sensazione costante di stanchezza.
La fibromialgia viene definita anche "sindrome fibromialgica" proprio perché, in genere, si manifestano contemporaneamente diversi di questi segni clinici specifici. La presenza di questo insieme di disturbi contribuisce alla diagnosi più probabile, anche se non tutti i pazienti accusano l'intero spettro di sintomi associati alla fibromialgia. In alcuni casi, la fibromialgia è associata ad altri disturbi, tra cui quelli psichiatrici come depressione e ansia, oppure quelli correlati allo stress, come il disturbo post-traumatico da stress.
Trattamenti e cure
La fibromialgia è una malattia cronica che non ha una cura definitiva, quindi una volta confermata la diagnosi, il primo passo consiste nell'avviare un percorso terapeutico che si basi sull'educazione del paziente a uno stile di vita che possa quantomeno moderare le manifestazioni sintomatiche del disturbo.
Data l’assenza di una specifica cura per la fibromialgia, è importante che il paziente venga informato sulle caratteristiche della malattia, sui possibili fattori scatenanti o che la possono far peggiorare, e incoraggiarlo a modificare le abitudini di vita che potrebbero ostacolare la gestione della malattia.
Esistono diverse terapie per la fibromialgia e queste devono essere personalizzate per ogni singolo caso, anche in base a quali sono i punti dolenti della fibromialgia nel caso specifico. Recentemente, un gruppo internazionale di esperti ha sviluppato una serie di raccomandazioni per la gestione di questa complessa condizione, che partono dall’educazione del paziente sul disturbo per poi passare attraverso un approccio multidisciplinare che caratterizza la strategia terapeutica iniziale, generalmente non farmacologica.
Le evidenze scientifiche dimostrano che l'esercizio fisico di tipo aerobico è la terapia più efficace per la fibromialgia, così come le pratiche di rilassamento come lo yoga e il tai-chi.
In alcuni casi specifici potrebbe rendersi necessaria l’assunzione di farmaci che riducono il dolore e migliorano la qualità del sonno, sempre accostati a percorsi educativi mirati e, ancor meglio, a un buon supporto psicologico.
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