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Quali sono i farmaci antidolorifici più forti?
Pubblicato il: 20 settembre

Quali sono i farmaci antidolorifici più forti?

Il dolore è un sintomo che può variare notevolmente in intensità e durata, e richiede differenti approcci terapeutici, a seconda del tipo e della causa. Gli antidolorifici, o analgesici, sono farmaci utilizzati per alleviare il dolore di varia natura, ma raramente affrontano la causa sottostante del sintomo doloroso.

Che si tratti di farmaci per dolori articolari e muscolari o di soluzioni per altri tipi di disturbi, in linea generale, la gestione del dolore richiede una comprensione approfondita dei vari tipi di antidolorifici disponibili e del loro meccanismo d'azione.

Prima di proseguire, ricordiamo che sarebbe sempre meglio consultare un medico prima di iniziare qualsiasi terapia antidolorifica, al fine di garantirsi un trattamento sicuro ed efficace del dolore.

Tipologie di antidolorifici: come agiscono e quando usarli

Gli antidolorifici possono essere suddivisi in tre principali categorie:

  • Non oppioidi.
  • Oppioidi (narcotici).
  • Adiuvanti (farmaci generalmente usati per altri scopi ma che possono anche alleviare il dolore).

Antidolorifici non oppioidi

Gli antidolorifici non oppioidi sono i più comuni e vengono utilizzati per il trattamento del dolore da lieve a moderato e, in alcuni casi, anche per dolore grave: rientrano in questa categoria farmaci come l'aspirina, il paracetamolo e i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l'ibuprofene e il naprossene. Sono farmaci consigliati per il mal di schiena e altri dolori di questo tipo, e non solo alleviano il dolore, ma riducono anche l'infiammazione associata.

I FANS agiscono bloccando gli enzimi ciclossigenasi (COX-1 e COX-2), responsabili della produzione delle prostaglandine, sostanze che contribuiscono all'infiammazione e alla sensibilizzazione del dolore. Tuttavia, nonostante molti FANS sono antinfiammatori da banco acquistabili senza ricetta medica, possono irritare il tratto gastrointestinale e causare altri effetti collaterali come ulcere e sanguinamento, il loro uso deve essere monitorato attentamente, specialmente nei pazienti anziani o con disturbi preesistenti.

Antidolorifici oppioidi

Gli oppioidi sono tra gli analgesici più potenti e sono utilizzati per trattare il dolore moderato a grave: sono derivati dalla morfina e possono essere naturali o sintetici. Gli oppioidi agiscono legandosi ai recettori del dolore nel cervello, bloccando la trasmissione del segnale doloroso, ma il loro uso è associato a un alto rischio di dipendenza, tolleranza e altri gravi effetti collaterali, ragion per cui non vengono presi in considerazione per il trattamento del dolore cronico non oncologico.

Gli oppioidi agiscono sui recettori oppioidi nel sistema nervoso centrale e periferico, alterando la percezione e la reazione al dolore: farmaci come la morfina, l'ossicodone e il fentanil sono esempi di oppioidi potenti utilizzati spesso nel trattamento del dolore severo, come quello post-operatorio o oncologico.

Adiuvanti analgesici

Gli adiuvanti sono farmaci che, pur non essendo principalmente analgesici, possono alleviare il dolore in determinate condizioni. Questi includono antidepressivi, anticonvulsivanti e alcuni anestetici: ne sono un esempio il gabapentin e il pregabalin, originariamente sviluppati per trattare le convulsioni, che sono efficaci anche nel trattamento del dolore neuropatico.

Quali sono i più forti?

Come anticipato, gli oppioidi sono generalmente considerati i più potenti ma, spesso, comportano rischi significativi di dipendenza e altri effetti collaterali gravi. Tra i più potenti antidolorifici troviamo:

  • Il fentanil: un oppioide sintetico estremamente potente, circa 50-100 volte più forte della morfina, utilizzato principalmente per il dolore severo e cronico, spesso in contesti oncologici o post-operatori. È un antidolorifico forte disponibile in varie forme, inclusi cerotti transdermici e lozioni orali.
  • La morfina è uno degli analgesici più noti e utilizzati per il dolore grave: viene spesso somministrata per via endovenosa o orale e agisce rapidamente per alleviare il dolore severo.
  • L'ossicodone è utilizzato per il trattamento del dolore da moderato a severo, disponibile in formulazioni a rilascio immediato e prolungato, che permettono una gestione continua del dolore.
  • Il metadone è un oppioide sintetico utilizzato sia per il trattamento del dolore cronico che per la terapia di mantenimento nella dipendenza da oppioidi: è noto per la sua lunga durata d'azione, che consente un controllo prolungato del dolore.

Per concludere, ci sono alcuni farmaci adiuvanti, come il gabapentin e il pregabalin, estremamente efficaci nel trattamento del dolore neuropatico, spesso resistente ai trattamenti convenzionali: questi farmaci modulano la trasmissione del segnale nervoso, riducendo il dolore associato a danni o disfunzioni nervose e, in alcuni casi, potrebbero essere preferiti agli oppioidi.

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