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Sensibilità al glutine non celiaca: cosa si può mangiare?
Pubblicato il: 25 gennaio

Sensibilità al glutine non celiaca: cosa si può mangiare?

Intolleranza al glutine e celiachia

Per ciò che riguarda l’intolleranza al glutine, è importante prima parlare della sua differenza con la celiachia.

La differenza principale  tra celiachia e sensibilità al glutine è relativa alla reazione dell’organismo in seguito all’ingestione di alimenti contenenti il glutine:

  • nelle persone celiache il glutine scatena una vera e propria risposta del sistema immunitario;
  • l’intolleranza al glutine non causa questa reazione, anche se si manifesta con sintomi simili alla celiachia come il gonfiore intestinale o il colon irritabile.

Quando si accusano fastidi allo stomaco come gonfiore o crampi dopo aver mangiato pasta, pane o altri farinacei, si potrebbe trattare di celiachia ma, in alcuni casi, potrebbe essere la meno conosciuta intolleranza al glutine non celiaca, che porta fastidiosi sintomi dopo aver assunto glutine pur non essendo celiaci.

Nonostante le differenze tra celiachia e intolleranza al glutine, è ancora difficile capire se si tratta dell’una o dell’altra, se non attraverso test allergologici specifici, in quanto a volte la causa potrebbe essere una sorta di allergia al grano, oppure tramite test per la sensibilità al glutine. La biopsia duodenale servirà poi ad escludere in la malattia celiachia.

È sempre meglio consultare il vostro medico di base al fine di farvi indirizzare verso la strada migliore per diagnosticare meglio tali disturbi.

I sintomi

A differenza della celiachia, i sintomi della sensibilità al glutine si presentano al massimo entro qualche giorno dall’assunzione della sostanza; la celiachia, al contrario, si manifesta dopo diversi mesi.

Negli individui con intolleranza al al glutine, i sintomi si interrompono quando non si ingerisono più alimenti con glutine (come i cereali privi di glutine), anche se i disturbi si presentano nuovamente non appena si ricomincia ad assumere l’ingrediente; inoltre bisogna tener presente che ogni individuo ha un suo tempo per disintossicarsi dal glutine.

Cosa si può mangiare

Ad oggi non esistono farmaci che permettono di curare l’intolleranza, pertanto l’unico modo è eliminare il glutine dalla propria dieta. Essendo contenuto in moltissimi alimenti è importante prestare attenzione a leggere le etichette dei prodotti.

Si possono assumere tranquillamente (tra i tanti ingredienti): grano saraceno, legumi, riso/riso integrale, soia, patate, castagne, tutte le carni, tutti i pesci e i molluschi, formaggi, verdura, frutta, latte e miele.

Durante il cambio di alimentazione, evitando il glutine, è necessario bere molta acqua, per disintossicare quanto più possibile l’organismo.

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