Sesta malattia, i sintomi iniziali
Il virus ha la capacità di penetrare attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori e si trasmette tramite contatto diretto con il muco o la saliva di chi ne è portatore, oppure con le goccioline respiratorie provenienti da colpi di tosse e starnuti.
l virus rimane latente nell'organismo, e può riattivarsi nel caso in cui il paziente abbia il sistema immunitario compromesso.
Come riconoscerla: i primi sintomi
Il periodo di incubazione è di circa 9-10 giorni e il disturbo si presenta da subito con febbre elevata della durata di 3-5 giorni e spesso anche linfadenopatia (ingrossamento dei linfonodi) cervicale e retro auricolare; in alcuni casi la febbre può causare la comparsa di convulsioni.
In questa fase, nota come pre-esantematica, si possono manifestare anche altri sintomi come:
- diarrea;
- catarro;
- gola rossa;
- raffreddore;
- irritabilità, stanchezza e malessere generale.
Alla fine di questo primo periodo, comincia la malattia vera e propria (fase esantematica), che si manifesta con la comparsa di macchie e papule rossastre su tutto il corpo (nello specifico, su collo, tronco, viso, mani e piedi).
Tale eruzione non porta né prurito, né desquamazione della pelle (a differenza, invece, della quarta malattia).
Come affrontarla
Trattandosi di una malattia virale, il trattamento è sintomatico e consta di una buona idratazione, riposo ed eventuale somministrazione di antipiretici per abbassare la febbre.
Con lo scopo di ridurre la febbre, sono efficaci gli impacchi freddi sulla fronte del bambino malato. Non è necessario alcun trattamento per l'eruzione cutanea, in quanto, come anticipato, non prude o fa male e va via spontaneamente.
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