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Cosa mangiare quando si ha il ferro basso?
Pubblicato il: 01 settembre

Cosa mangiare quando si ha il ferro basso?

Il ferro è un elemento fondamentale per numerose funzioni fisiologiche, tra cui la produzione di emoglobina, la respirazione cellulare, il metabolismo degli acidi nucleici e la sintesi del collagene.

Nonostante la sua importanza, diverse persone vanno incontro a deficit di questo minerale, predisponendosi a condizioni più o meno gravi, ragion per cui riconoscere i sintomi da carenza di ferro è il primo passo per intervenire: affaticamento cronico, pallore, debolezza muscolare, cefalee, palpitazioni e alterazioni delle unghie o dei capelli sono segnali da non trascurare. Nei casi più avanzati, la carenza può sfociare in anemia, riducendo la capacità dell’organismo di trasportare ossigeno ai tessuti.

Risulta importante, quindi, sapere quando preoccuparsi e correre subito ai ripari, partendo da una corretta alimentazione.

Alimenti ricchi di ferro

Il ferro è presente in vari alimenti di origine animale e vegetale, ma la sua efficacia dipende dalla forma chimica in cui si trova e dalla capacità dell'organismo di assorbirlo. I cibi ricchi di ferro di origine animale forniscono il cosiddetto ferro eme, una forma altamente biodisponibile, mentre i vegetali apportano ferro non eme, meno facilmente assimilabile.

Tra gli alimenti ricchi di ferro di origine animale si trovano:

  • fegato e interiora, che ne contengono le maggiori concentrazioni;
  • carni rosse, in particolare manzo e agnello;
  • frattaglie, come cuore e milza, spesso sottovalutate ma estremamente nutrienti.

I cibi vegetali possono comunque offrire un buon apporto se inseriti in modo corretto nella dieta:

  • legumi (lenticchie, ceci, fagioli);
  • verdure a foglia verde (spinaci, bietole, cavolo riccio);
  • frutta secca (soprattutto pistacchi, noci e mandorle);
  • cioccolato fondente, da consumare con moderazione ma ricco di micronutrienti.

Tuttavia, non è sufficiente consumare questi alimenti se il corpo non è in grado di assorbirli in modo efficiente, motivo per il quale, in caso di carenza di ferro, è fondamentale conoscere anche i fattori che facilitano o ostacolano l’assorbimento del minerale.

Alimenti che supportano l’assimilazione del ferro

La capacità dell'organismo di assimilare il ferro dipende da molteplici fattori e, anche quando la dieta include alimenti ricchi di ferro assimilabile, l’assorbimento può essere potenziato o ridotto in base alla presenza di altre sostanze. Per favorirne la biodisponibilità, per esempio, è consigliabile abbinare i pasti con ingredienti ricchi di vitamina C, un potente stimolatore dell’assorbimento del ferro non eme.

Tra gli alimenti che agevolano questo processo si trovano:

  • agrumi, come arance, mandarini, limoni e pompelmi;
  • peperoni crudi, una delle fonti più ricche di vitamina c;
  • kiwi e fragole, frutti ideali per la colazione o come spuntino;
  • verdure condite con succo di limone, che uniscono fibre e nutrienti con un potenziamento dell’assorbimento.

D’altra parte, esistono cibi e bevande che interferiscono con questo processo, riducendo l’efficacia della dieta, come nel caso di:

  • tè e caffè, che contengono tannini, molecole capaci di legare il ferro e impedirne l’assorbimento;
  • alimenti ricchi di acido ossalico, come spinaci crudi, barbabietole e alcuni cereali integrali;
  • latte e latticini.

Gestire queste interferenze significa pianificare bene i pasti, evitando per esempio di assumere tè subito dopo pranzo o di combinare latticini con fonti vegetali di ferro.

Prodotti utili

Quando l’apporto alimentare non è sufficiente, o quando i livelli di ferro sono particolarmente bassi, può essere utile ricorrere a integratori specifici, studiati per offrire una forma di ferro più facilmente tollerabile e assimilabile, spesso arricchita con altri nutrienti che ne migliorano l’efficacia.

Ferro 40 mg

Questo integratore fornisce una dose elevata di ferro, pensato per sostenere l’organismo nei casi di carenze marcate, offrendo una fonte facilmente disponibile del minerale. Grazie alla sua forma galenica, è ben tollerato e consente una supplementazione efficace senza sovraccaricare lo stomaco.

Simbios Ferro + C

La peculiarità di questo prodotto è la combinazione di ferro con vitamina C e fermenti lattici. Questa sinergia favorisce l’assorbimento del minerale e allo stesso tempo contribuisce al benessere intestinale, spesso compromesso durante integrazioni prolungate.

Beba Ferro

Integratore a base di ferro pirofosfato microincapsulato che arriva all’intestino senza degradarsi nello stomaco. È adatto anche a chi necessita di un’integrazione prolungata nel tempo, grazie alla sua formulazione studiata per un rilascio graduale e stabile.

Sanavita Ferro Forte

Oltre al ferro, questo prodotto include vitamina C, risultando utile in tutti i casi in cui sia necessario un supporto più completo. È indicato per donne in gravidanza, persone con mestruazioni abbondanti, atleti o soggetti con aumentato fabbisogno di micronutrienti.

Se hai bisogno di altri consigli, contattaci! Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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