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Qual è la migliore dieta per il colon irritabile?
Pubblicato il: 30 aprile

Qual è la migliore dieta per il colon irritabile?

Convivere con la sindrome del colon irritabile rappresenta una sfida quotidiana per molte persone: parliamo di una condizione che intacca il corretto funzionamento dell’intestino, piuttosto diffusa e caratterizzata da sintomi variabili, come gonfiore, dolori addominali, crampi, stitichezza o diarrea. A soffrirne è circa una persona su cinque, con una netta prevalenza tra le donne e, sebbene le cause precise non siano ancora del tutto chiarite, si ritiene che fattori come lo stress, la sensibilità intestinale e le alterazioni del microbiota abbiano un ruolo significativo nella sua comparsa.

Non esistendo una cura definitiva per la sindrome del colon irritabile, la strategia più efficace per gestire i sintomi si basa su un approccio combinato tra stile di vita equilibrato e alimentazione mirata. Infatti, seguire una dieta per colon irritabile ben strutturata può fare la differenza, sapendo cosa mangiare se si ha l'intestino infiammato e quali siano i cibi da evitare.

Gli alimenti benefici per la sindrome del colon irritabile

Una corretta alimentazione può contribuire notevolmente a ridurre l’infiammazione intestinale, migliorare la regolarità del transito e alleviare i disturbi tipici della sindrome. Gli alimenti più consigliati in questo contesto sono quelli facilmente digeribili e con un basso contenuto di FODMAP, ossia una classe di carboidrati fermentabili che possono aumentare la sintomatologia in molte persone affette da questa patologia.

Tra gli alimenti ben tollerati rientrano:

  • Le uova, fonte proteica completa, che non irritano le pareti intestinali e sono generalmente ben digerite.
  • Le carni magre, come tacchino, pollo, manzo magro e maiale senza grasso, che forniscono proteine di qualità senza appesantire.
  • Il pesce azzurro, in particolare il salmone, le sardine e lo sgombro, è ricco di omega-3, acidi grassi noti per la loro azione antinfiammatoria sull’intestino.
  • La frutta a basso contenuto di zuccheri fermentabili, come kiwi, uva, banane acerbe, fragole e ananas, che garantiscono un buon apporto di fibre solubili senza causare una eccessiva fermentazione.
  • Le verdure più leggere, come zucchine, carote, melanzane, lattuga, spinaci e bietole, che aiutano a mantenere l’equilibrio intestinale senza irritazioni.
  • I cereali integrali delicati, come riso e avena, soprattutto se privi di glutine o raffinati in maniera da non contenere troppe fibre insolubili.

Per chi soffre anche di stitichezza, è importante introdurre gradualmente fibre solubili, presenti nella frutta, nei legumi decorticati e nei cereali come la crusca d’avena. Anche l’idratazione ha un ruolo fondamentale: bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno è essenziale per ammorbidire le feci e facilitarne il transito nell’intestino.

Un’attenzione particolare va riservata al kefir, una bevanda fermentata ricca di probiotici: può essere un valido alleato per il benessere intestinale grazie alla sua capacità di riequilibrare il microbiota, migliorare la digestione e ridurre l'infiammazione. Il kefir contiene batteri buoni che contrastano gli squilibri della flora intestinale e risulta più tollerabile rispetto al latte tradizionale. Tuttavia, va introdotto con cautela, soprattutto nelle fasi iniziali, per evitare reazioni avverse.

Cosa evitare di mangiare con il colon irritabile

È altrettanto importante sapere quali sono i cibi da evitare con l’intestino infiammato, in quanto possono aggravare i sintomi e peggiorare la qualità della vita. Tra gli alimenti e le abitudini alimentari da limitare o eliminare troviamo:

  • I latticini tradizionali, soprattutto il latte, a causa della presenza di lattosio, uno zucchero che molte persone con sindrome del colon irritabile non riescono a digerire correttamente.
  • I legumi interi (come ceci, fagioli, lenticchie con buccia), che tendono a fermentare facilmente e a causare meteorismo.
  • Le verdure contenenti zolfo o ad alto contenuto di FODMAP, come cavoli, broccoli, cipolle, scalogno e asparagi.
  • La frutta ad alto contenuto di zuccheri fermentabili, in particolare mele, pere e anguria.
  • Le fibre insolubili, come quelle contenute nelle bucce di frutta e verdura, o nella crusca di grano: sebbene generalmente salutari, in presenza di colon irritabile possono esacerbare l’irritazione.
  • Le bevande stimolanti e irritanti, come caffè, tè nero, alcolici, bibite gassate e cioccolato.
  • I cibi ricchi di grassi saturi o trans, tra cui fritture, insaccati e piatti pronti, che possono provocare spasmi intestinali e peggiorare la sintomatologia.
  • Gli edulcoranti artificiali (come sorbitolo, mannitolo, xilitolo), presenti in molte gomme da masticare e caramelle, che tendono ad attirare acqua nell’intestino e a provocare diarrea.

Infine, ricordiamo che il fumo di sigaretta rappresenta un ulteriore fattore irritante da evitare, in quanto può stimolare eccessivamente la motilità intestinale. Per chi soffre di frequenti episodi di diarrea, è raccomandato adottare un’alimentazione blanda durante le fasi acute, limitando il consumo di fibre e prediligendo alimenti secchi e poco grassi, come riso bianco, pane tostato e patate lesse.

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