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Cosa non deve mangiare chi soffre di insulino-resistenza?
Pubblicato il: 28 marzo

Cosa non deve mangiare chi soffre di insulino-resistenza?

L'insulino resistenza, una delle cause del diabete, è una condizione in cui le cellule del corpo non rispondono adeguatamente all’azione dell'insulina, un ormone che regola il livello di zucchero nel sangue. Di conseguenza, il pancreas produce sempre più insulina per mantenere il controllo glicemico, in maniera, però, non efficace, e si può palesare un aumento della glicemia, che fa salire anche il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

È bene affrontare l'insulino resistenza per evitare tale rischio ed è essenziale, a tal fine, coinvolgere diversi cambiamenti nello stile di vita, dalla dieta bilanciata alla costante attività fisica. Di seguito, vi diamo alcuni consigli ma, ci teniamo a sottolinearlo, è sempre importante consultare un professionista della salute, come un dietologo o un endocrinologo, per sviluppare un piano di cura dell’insulino resistenza personalizzato al fine di prevenirne il progresso e mantenere una buona salute generale, riducendo così il rischio di complicazioni legate al diabete di tipo 2 e ad altre condizioni correlate.

Ma proseguiamo per gradi.

Conseguenze dell'insulino resistenza

Le conseguenze dell'insulino resistenza sono diverse e coinvolgono diversi aspetti della salute.

La condizione è spesso associata a un aumento del peso corporeo, in particolare intorno all'addome, mentre altri sintomi dell’insulino resistenza includono la stanchezza, l'aumento della sete e la fame eccessiva. Se non curata, nel lungo termine, l'insulino resistenza può portare a gravi problemi di salute: oltre al diabete di tipo 2, è possibile si palesino anche malattie cardiovascolari e problemi renali.

Cosa è meglio non mangiare

Chi soffre di questa condizione dovrebbe adottare una dieta per l’insulino resistenza ed evitare alcuni alimenti che possono contribuire all'aggravamento della condizione.

In particolare, è consigliabile limitare il consumo di zuccheri semplici, come quelli presenti in dolci, bibite zuccherate e cibi altamente processati, oltre ai carboidrati raffinati, come il pane bianco e la pasta, che possono far aumentare rapidamente la glicemia. Altri cibi da evitare sono quelli ricchi di grassi saturi e trans, come cibi fritti e i cibi confezionati.

Come trattare l'insulino resistenza?

Il trattamento dell'insulino resistenza coinvolge cambiamenti nello stile di vita, tra cui la gestione del peso, e l’adozione di scelte alimentari oculate: sarebbe ancor meglio adottare una dieta specifica che tenga sotto controllo la glicemia, che dovrebbe essere ricca di fibre, proteine magre e grassi sani, ovvero ricca di alimenti come frutta, verdura, frutta secca, semi, pesce azzurro e carni magre.

L'indice HOMA (Homeostasis Model Assessment) è uno strumento utile per valutare l'insulino resistenza, in quanto è essenziale per calcolare la funzione delle cellule beta del pancreas e la resistenza all'insulina: effettuare regolarmente il calcolo dell’indice homa è utile per valutare il piano di trattamento migliore e la sua efficacia nel tempo, dando la possibilità di apportare eventuali modifiche in base al caso specifico.

Per gestire e trattare l'insulino resistenza, come anticipato, l'attività fisica è essenziale per migliorare la sensibilità all'insulina e per tenere sotto controllo il peso corporeo: l’ideale è una combinazione di esercizio aerobico e di allenamento di resistenza.

La cura dell'insulino resistenza comprende anche il monitoraggio attento dei livelli di zucchero nel sangue: l'auto-monitoraggio può essere facilitato da dispositivi moderni senza pungere il dito, come i monitor di glicemia continui o altri strumenti innovativi.

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Gludia

Un integratore alimentare multifunzionale con impatto significativo nell'ambito del diabete, in quanto riduce la glicemia a digiuno e post-prandiale, migliorando la sensibilità insulinica e aiutando ad affrontare l'insulino resistenza. Il tutto senza causare ipoglicemie, promuovendo la disintossicazione cellulare attraverso la catalizzazione del metabolismo ossidativo. Nel contesto della Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS), GLUDIA riduce il testosterone libero e totale, aumenta la sensibilità insulinica e favorisce la frequenza di ovulazione, corroborando la fertilità. Inoltre, contribuisce alla perdita di peso e normalizza l'assetto lipemico.

Chirofol 1000 Farmitalia

Un integratore alimentare mirato al trattamento di disturbi correlati all'insulino resistenza, come la Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS). Formulato con D-chiro-inositolo, acido folico, vitamina B12 e manganese, svolge un ruolo chiave nel soddisfare il fabbisogno di queste sostanze nutritive, offrendo un supporto coadiuvante per disturbi associati a condizioni di insulino resistenza. Utile in diverse situazioni come PCOS, irsutismo, alopecia androgenetica legata a PCOS e sindrome metabolica associata, si rivela efficace anche nel diabete di tipo II.

Chromitron Piemme Pharmatech

Un integratore alimentare formulato con cromo, inositolo, acido lipoico, vitamina B6 e zinco. Indicato in diverse condizioni, tra cui glicemia alterata, insulino resistenza, alterata tolleranza al glucosio, invecchiamento e condizioni di ridotto apporto alimentare. La sua combinazione di nutrienti mira a potenziare l'azione dell'insulina, fornendo un supporto prezioso in situazioni di squilibrio alimentare o patologie legate al metabolismo glucidico.

Sanamedica Osebo

Un integratore alimentare formulato con estratti vegetali, focalizzato principalmente sulla gestione dell'insulino resistenza. Ha dimostrato di abbassare la insulinemia, contrastare l'insulino resistenza e ridurre l'infiammazione, portando a un metabolismo dei grassi migliorato, a una riduzione della circonferenza addominale e della massa grassa, oltre a una diminuzione del senso di fame.

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