Benvenuto nella nostra parafarmacia online

Consegna Gratis da 29,90€ e reso gratis sempre

Cosa posso prendere per l'allergia in gravidanza?
Pubblicato il: 23 luglio

Cosa posso prendere per l'allergia in gravidanza?

Durante la gravidanza, molte donne possono soffrire di allergie, in particolare ai pollini, e andare incontro a episodi di rinite allergica.

La rinite è un'infiammazione della mucosa nasale che provoca sintomi come prurito, ostruzione, congestione e secrezioni nasali: si tratta di una condizione che può peggiorare nel 30% delle donne a causa della vasodilatazione e dell'azione ormonale sui mastociti. I cambiamenti ormonali, allo stesso tempo, rendono il primo e l'ultimo mese di gravidanza a minor rischio di riacutizzazione asmatica, mentre il secondo e il terzo trimestre sono a maggior rischio.

Per le donne con sintomi lievi o di breve durata, di solito non è necessario alcun trattamento farmacologico ma, se i sintomi sono più gravi e in caso di allergie alimentari, è essenziale consultare un medico e farsi prescrivere il farmaco più efficace con i minori rischi materno-fetali.

Antistaminici: quali e come assumerli

Gli antistaminici sono comunemente usati per gestire i sintomi allergici come starnuti, congestionamento e prurito, che possono influire negativamente sulla qualità della vita. La scelta dell'antistaminico giusto in gravidanza deve essere eseguita con molta attenzione, per esempio, gli antistaminici di prima generazione sono generalmente sconsigliati a causa del loro forte effetto sedativo.

Tra i farmaci più indicati per le donne in gravidanza ci sono:

  • Antistaminici topici (intranasali): come l'azelastina e la levocabastina, che agiscono localmente e hanno un rischio sistemico minore.
  • Antistaminici orali: come la cetirizina e la loratadina, che sono considerati sicuri ed efficaci.

È sempre consigliabile utilizzare il dosaggio più basso possibile e non assumere altri prodotti medicinali per evitare possibili interazioni. Altri antistaminici come ebastina, fexofenadina, mizolastina, desloratadina e levocetirizina non hanno dati esaustivi sul loro utilizzo in gravidanza e pertanto non sono consigliati.

È importante essere consapevoli degli effetti collaterali degli antistaminici, come la sonnolenza, che possono influire sulla capacità di eseguire diverse azioni durante la giornata, un’altra ragione per la quale è sempre meglio consultare un medico prima di assumere questi farmaci durante la gravidanza.

Allergia in allattamento

Durante l'allattamento, molte donne continuano a soffrire di allergie e possono aver bisogno di assumere antistaminici. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi, l'assunzione di antistaminici è compatibile con l'allattamento, e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di allattare esclusivamente al seno nei primi sei mesi, anche se la madre sta assumendo farmaci contro l'asma o l'allergia, poiché l'allattamento offre numerosi vantaggi.

Alcuni antistaminici, come la cetirizina in compresse, sono stati trovati in concentrazioni molto basse nel latte materno e sono considerati più sicuri rispetto ad altri ma, parlando di semplici dati, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento, oppure, se necessario, è possibile contattare un centro antiveleni, dove gli specialisti tossicologici possono fornire informazioni sulla compatibilità dei farmaci durante l'allattamento.

Buone pratiche per gestire le allergie in gravidanza e allattamento

Gestire le allergie durante la gravidanza e l'allattamento richiede attenzione e una consultazione regolare con il proprio medico, dato che, con le giuste precauzioni e scelte terapeutiche, è possibile mantenere il benessere sia della madre che del bambino, garantendo una gravidanza e un periodo di allattamento sereni e salutari.

Per gestire le allergie quando siamo in gravidanza e per viverla serenamente, oltre all'uso di farmaci, esistono alcune buone pratiche che possono essere seguite:

  • Evitare gli allergeni: identificare e ridurre l'esposizione agli allergeni, come pollini, polvere e peli di animali.
  • Pulizia regolare: mantenere una buona igiene della casa, pulendo regolarmente le superfici per ridurre la presenza di allergeni.
  • Utilizzare umidificatori: mantenere un livello di umidità adeguato in casa per prevenire la secchezza delle vie respiratorie.
  • Lavare frequentemente le mani e il viso: soprattutto dopo essere stati all'aperto, per rimuovere eventuali allergeni.
  • Indossare mascherine: in caso di allergia ai pollini, indossare una mascherina all'aperto può aiutare a ridurre l'esposizione.

Se hai qualche dubbio oppure vuoi semplicemente approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di professionisti è a tua totale disposizione.

Articoli correlati