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Qual è la differenza tra sovrappeso e obesità?
Pubblicato il: 17 gennaio

Qual è la differenza tra sovrappeso e obesità?

Sovrappeso e obesità rappresentano due delle principali problematiche di salute pubblica nel mondo contemporaneo: entrambe le condizioni derivano da un eccesso ponderale causato da un accumulo di grasso corporeo, ma differiscono per la loro gravità e le conseguenze sulla salute. Con l’aumento costante della loro incidenza, è fondamentale comprendere queste condizioni, non solo per prevenire complicazioni, ma anche per adottare strategie mirate di intervento.

Sovrappeso e obesità: differenze sostanziali

La principale distinzione tra sovrappeso e obesità si basa sulla quantità di grasso corporeo accumulato e sul valore del BMI (Indice di massa corporea), parametro che si calcola dividendo il peso corporeo (in chilogrammi) per il quadrato dell’altezza (in metri). Un BMI compreso tra 25 e 29,9 indica una condizione di sovrappeso, mentre valori uguali o superiori a 30 identificano una persona obesa.

Tuttavia, il BMI presenta delle limitazioni, ovvero, non distingue tra massa grassa, muscolare e ossea e, per questo motivo, può risultare impreciso nel caso di atleti o persone con una struttura corporea atipica. In situazioni specifiche, come nell’obesità grave, risulta quindi essenziale valutare anche la distribuzione del grasso corporeo, in particolare il grasso addominale, poiché quest’ultimo è strettamente associato a un maggiore rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari.

Il sovrappeso, dal canto suo, si configura come una condizione intermedia, ma non per questo priva di rischi. In molti casi, rappresenta il primo stadio verso l’obesità, specialmente se non si interviene tempestivamente con cambiamenti nello stile di vita. Al contrario, il significato di obeso implica non solo un eccesso ponderale evidente, ma anche una condizione patologica che può influire su tutti gli aspetti della salute fisica e psicologica.

Quali controlli effettuare per capire se si è obesi o in sovrappeso

Il primo passo per determinare se si è in sovrappeso o obesi, come anticipato, è il calcolo dell’indice di massa corporea, anche se non è l’unico indicatore da considerare. Infatti, è bene integrare questa valutazione con altre analisi per ottenere un quadro più accurato della salute corporea.

Per esempio, la misurazione della circonferenza vita è un parametro utile per stimare il grasso viscerale, che rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari e diabete. Strumenti più avanzati, come l’impedenzometria, permettono di analizzare la composizione corporea, distinguendo tra massa magra e grassa: questa tecnologia risulta particolarmente utile per individui il cui BMI potrebbe essere fuorviante, come atleti o persone con una struttura ossea molto robusta.

Un altro aspetto fondamentale è la valutazione dei parametri metabolici: controlli regolari dei livelli di colesterolo, glicemia e pressione arteriosa possono aiutare a identificare eventuali complicazioni associate all’eccesso ponderale. Anche l’analisi dello stile di vita, compresa l’indagine sulle abitudini alimentari e sull’attività fisica, è essenziale per comprendere le cause alla base del sovrappeso o dell’obesità.

Ricordiamo quanto sia importante che la diagnosi venga sempre effettuata da un professionista della salute, come un medico o un dietista, discorso valido sempre, che si parli di sovrappeso o sottopeso.

I rischi di queste due condizioni

Il sovrappeso e l’obesità non sono solo condizioni estetiche, ma rappresentano fattori di rischio significativi per una serie di gravi patologie: una persona obesa, in particolare, è esposta a un aumento del rischio di malattie croniche che interessano vari apparati del corpo. Tra queste, spiccano il diabete di tipo 2, le patologie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore, come quello al colon, al seno o alla prostata.

L’eccesso ponderale può inoltre influire sulla salute mentale, favorendo condizioni come depressione e ansia, spesso legate allo stigma sociale e alla percezione negativa di sé, senza dimenticare i problemi osteoarticolari, come l’osteoartrite, spesso comuni, poiché il peso in eccesso sottopone le articolazioni a un carico maggiore.

Nel caso del sovrappeso, pur trattandosi di una condizione meno grave, i rischi non sono da sottovalutare: un eccesso di grasso corporeo, soprattutto se concentrato nell’area addominale, può già predisporre a ipertensione, resistenza all’insulina e sindrome metabolica.

Infine, l’obesità infantile rappresenta un tema particolarmente delicato: i bambini in sovrappeso hanno una maggiore probabilità di diventare adulti obesi, con un conseguente aumento del rischio di sviluppare malattie croniche in giovane età. È quindi essenziale adottare un approccio preventivo fin dall’infanzia, promuovendo una dieta equilibrata e l’attività fisica.

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