Quale antinfiammatorio prendere per la tallonite?

La tallonite è una condizione dolorosa che si manifesta nella parte posteriore del piede, nella zona del tallone. Questo disturbo può colpire persone di ogni età, compromettendo la capacità di camminare o svolgere le attività quotidiane ed è fondamentale comprenderne le cause, adottare buone pratiche preventive e scegliere il trattamento più adeguato, incluso l’uso di antinfiammatori specifici, per evitarne il peggioramento o la comparsa di recidive.

Tallonite: cause e sintomi

La tallonite si presenta spesso come risultato di un’infiammazione localizzata nel calcagno o nei tessuti circostanti e le cause principali includono:

• Obesità, che aumenta la pressione sul tallone e può appiattire la volta plantare.
• Problemi morfologici come piedi piatti o cavi.
• Sport ad alto impatto come corsa, volley o danza, che sovraccaricano il tallone.
• Età avanzata, che riduce la protezione del tessuto connettivo.
• Patologie come artrite, sindrome di Lyme o fibrosi dei tessuti molli.

I sintomi della tallonite includono dolore intenso al tallone, che si manifesta spesso al risveglio o dopo lunghi periodi di inattività ma, in alcuni casi, si presenta anche a riposo e peggiora con il contatto diretto col terreno. La tallonite nei bambini può derivare anche da alterazioni legate alla crescita, come nel morbo di Haglund, e si manifesta tipicamente tra gli 8 e i 14 anni.

Senza un intervento adeguato, il dolore può cronicizzarsi, influendo negativamente sulla postura e causando problemi secondari a livello di schiena, bacino e ginocchia.

Buone abitudini

Oltre a sapere come si cura la tallonite, è bene adottare alcune buone pratiche per prevenire e gestire questa fastidiosa condizione, ragion per cui è importante:

• Indossare calzature adeguate: scegliere scarpe con un buon supporto plantare per ridurre la pressione sul tallone e ricordare che, nei bambini, può essere utile applicare un piccolo rialzo del tacco per alleviare il carico sul calcagno.
• Impacchi di ghiaccio: applicati sulla zona dolente, aiutano a ridurre infiammazione e dolore.
• Massaggi e oli essenziali: massaggiare il tallone con oli ad azione antinfiammatoria può offrire sollievo.
• Stretching e fisioterapia: esercizi mirati possono migliorare la mobilità e ridurre la tensione sui tessuti coinvolti.

Inoltre, alcuni integratori, come quelli di omega-3 o estratti di ribes nero, possono contribuire a controllare l’infiammazione in modo naturale.

Quale antinfiammatorio prendere?

Quando il dolore persiste, può essere necessario ricorrere a farmaci specifici e, in questo contesto, gli antinfiammatori per fascite plantare e tallonite sono spesso efficaci nel ridurre il dolore e l’infiammazione. Tra i farmaci più utilizzati vi sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), come:

• Ibuprofene: molto comune per il trattamento della tallonite, allevia rapidamente i sintomi.
• Diclofenac: ideale per dolori più intensi, disponibile anche in formulazioni topiche.

Questi farmaci non curano la causa sottostante, ma forniscono un sollievo temporaneo e, nei casi più gravi, il medico potrebbe suggerire iniezioni locali di cortisone o altri trattamenti specifici.

Come si cura la tallonite

Oltre agli antinfiammatori per tallonite, è essenziale affrontare le cause scatenanti della tallonite.

Nei casi di fascite plantare, per esempio, la combinazione di terapie fisiche e un corretto supporto plantare può essere determinante, così come, nei bambini, una diagnosi precoce e un intervento adeguato aiutano a prevenire complicazioni a lungo termine. Infatti, rivolgersi a un medico è fondamentale per ottenere da subito una diagnosi accurata e per evitare il rischio di cronicizzazione: potrebbe essere eseguita una valutazione radiografica o un’analisi posturale volte a identificare eventuali problemi strutturali che richiedono trattamenti mirati.

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