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La dieta per chi soffre di candida intestinale
Pubblicato il: 12 agosto

La dieta per chi soffre di candida intestinale

La candida è un fungo presente naturalmente nel corpo umano, principalmente nel tratto gastrointestinale, nella bocca e nella zona genitale. In condizioni normali, la sua presenza è innocua e controllata dal sistema immunitario e dalla flora batterica: quando le condizioni del corpo cambiano, come nei casi di indebolimento del sistema immunitario, può verificarsi una proliferazione eccessiva di questo fungo. In tali casi, la candida può causare infezioni, note come candidosi.

È bene sapere anche che esistono diverse specie di Candida, ma la più comune è la Candida albicans, responsabile di molte infezioni intestinali e genitali.

Candida intestinale: cause e sintomi

La candidosi intestinale si verifica quando la Candida prolifera oltre i normali livelli nel tratto intestinale.

Le cause possono essere diverse, tra cui una dieta eccessivamente ricca di zuccheri e carboidrati raffinati, disfunzioni immunitarie, uso prolungato di antibiotici, alterazioni della funzionalità epatica e squilibri della flora intestinale.

Quando la Candida cresce eccessivamente, può trasformarsi in un micelio invasivo che danneggia la mucosa intestinale, portando a una presenza eccessiva di cellule fungine e tossine nell'organismo. Si tratta di un fenomeno che può portare a una condizione nota come "sindrome da lievito".

I sintomi della candida possono essere diversi e influenzare differenti sistemi del corpo: i sintomi generali includono stanchezza cronica, calo di energia, malessere generale e desiderio intenso di zuccheri e carboidrati. A livello gastrointestinale, possono manifestarsi gonfiore, crampi intestinali, prurito anale, diarrea o stitichezza.

Purtroppo, parliamo di un disturbo che spesso interessa anche il sistema urogenitale, che può andare incontro a vaginiti micotiche, cistiti e prostatiti, senza dimenticare la possibilità che si palesino disturbi endocrini, come problemi mestruali, ma anche sintomi neurologici, come depressione e irritabilità.

In generale, il sistema immunitario può reagire con allergie, psoriasi, eczemi e una maggiore predisposizione alle infezioni e la diagnosi può essere complicata, poiché i sintomi possono essere confusi con quelli di altre malattie intestinali. Una diagnosi sicura può richiedere una biopsia intestinale tramite colonscopia, utile anche al fine di escludere un’infezione da candida auris, anche se si cerca di evitarla a causa della sua natura invasiva.

L'importanza di un'alimentazione giusta

La dieta gioca un ruolo cruciale nella gestione della candidosi intestinale.

Un'alimentazione corretta può supportare la terapia medica e contribuire a ristabilire l'equilibrio della flora intestinale: è consigliabile evitare alimenti che favoriscono la proliferazione della Candida, come zuccheri raffinati, pane, frutta, bevande zuccherate, formaggi stagionati, cereali, alcolici, cibi affumicati e aceto.

La dieta per la candida intestinale dovrebbe invece includere alimenti che inibiscono la crescita del fungo e supportano la salute intestinale: pesce, carne magra, olio d'oliva, verdure, aglio e yogurt sono particolarmente benefici. L'aglio, in particolare, ha proprietà antimicotiche naturali, mentre la curcuma, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, può essere efficace nel limitarne la crescita. Per quel che riguarda le fonti di proteine ammesse nella dieta per candidosi intestinale, i nutrizionisti spesso indicano le uova come alimento principale.

Trattamenti e cure: quando l'alimentazione non basta

Nonostante una dieta corretta possa significativamente migliorare la condizione, spesso i rimedi naturali per candida intestinale vanno accostati ai trattamenti medici per eliminare completamente l'infezione.

La cura prevede l'uso di farmaci antifungini, come il Fluconazolo o altri antifungini, come l'Itraconazolo e il Voriconazolo, utilizzati in casi più gravi o persistenti. La scelta del farmaco, la posologia e la durata del trattamento devono essere decise dal medico, che terrà conto della gravità dell'infezione e delle condizioni di salute generale del paziente.

Oltre ai farmaci, può essere utile assumere fermenti lattici probiotici per ristabilire l'equilibrio della flora intestinale: sono disponibili in farmacia, ma è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi supplemento.

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