Qual è la differenza tra bronchite e bronchiolite?
Bronchite e bronchiolite sono due condizioni respiratorie che colpiscono i bronchi, ma si manifestano in modi diversi e tendono a colpire gruppi di età differenti.
La bronchite è più frequente negli adulti e si verifica principalmente in seguito a infezioni o a esposizione a sostanze irritanti come il fumo. La bronchiolite, invece, colpisce soprattutto i bambini molto piccoli, in particolare i neonati, ed è spesso legata a infezioni virali.
Conoscere le differenze tra queste due patologie è fondamentale per riconoscerne i sintomi e intervenire tempestivamente, soprattutto quando si tratta di bronchiolite in un neonato di pochi mesi.
Cosa sono bronchite e bronchiolite
La bronchite è un'infiammazione dei bronchi, le vie aeree che portano l'aria ai polmoni e può essere acuta o cronica: quando acuta, è spesso causata da infezioni virali o batteriche, mentre la nella sua versione cronica è generalmente legata a irritanti come il fumo di sigaretta o l'inquinamento atmosferico. La prima tende a svilupparsi dopo un raffreddore o un'influenza e, se trattata adeguatamente, può risolversi in poco tempo, mentre la seconda è una condizione a lungo termine caratterizzata da tosse persistente e produzione di muco per almeno tre mesi consecutivi.
La bronchiolite, invece, è un'infezione acuta che coinvolge i bronchioli, le piccole vie aeree che si trovano all'interno dei polmoni, colpendo prevalentemente i neonati e i bambini sotto i due anni, e la sua causa principale è il virus respiratorio sinciziale (VRS). Sebbene non sono rari i casi di bronchiti nei bambini, la bronchiolite merita spesso un’attenzione particolare, in quanto può portare a difficoltà respiratorie significative a causa dell'infiammazione e dell'accumulo di muco che ostruisce le piccole vie aeree.
Approfondiamo le cause
Le cause della bronchite e della bronchiolite sono diverse.
Come già accennato, la bronchite acuta è generalmente scatenata da infezioni virali, come il raffreddore o l'influenza: se si è già debilitati da un'infezione delle vie respiratorie superiori, i virus possono scendere nei bronchi, causando infiammazione. La bronchite cronica, invece, è legata principalmente all'esposizione a sostanze irritanti, tra cui il fumo di sigaretta e lo smog, che danneggiano le vie aeree nel tempo.
La bronchiolite ha cause virali, con il precitato VRS che rappresenta la causa più comune, ma altri virus, come i coronavirus e i rinovirus, possono ugualmente scatenare la malattia. Poiché la bronchiolite è contagiosa, i bambini piccoli, e in particolare i neonati, possono contrarla facilmente attraverso il contatto con persone infette o superfici contaminate. La sua contrazione tende a essere più frequente nei mesi invernali, quando i virus respiratori circolano maggiormente.
Sintomi della bronchite e della bronchiolite
I sintomi di bronchite e bronchiolite presentano alcune somiglianze, ma ci sono differenze importanti.
La bronchite si manifesta tipicamente con tosse persistente, che può essere secca o accompagnata da muchi, mentre altri sintomi includono febbre, affaticamento, mal di gola e difficoltà respiratorie, che possono peggiorare con l'attività fisica o durante la notte. Nella bronchite cronica, la tosse può essere particolarmente produttiva, con una significativa secrezione di muco.
I sintomi della bronchiolite si sviluppano rapidamente e includono difficoltà respiratorie evidenti: nei bambini piccoli il respiro diventa rapido e affannoso, accompagnato da sibili e fischi. La bronchiolite nel neonato può essere particolarmente preoccupante, con episodi di apnea e difficoltà nell’assunzione di cibo. I primi segni di bronchiolite includono naso chiuso, starnuti e tosse leggera, ma la situazione può peggiorare nel giro di poche ore: in caso di bronchiolite in un neonato di 2 mesi o meno, è bene consultare il medico ed eseguire un monitoraggio costante volto a evitare complicazioni.
Come affrontarle
Il trattamento per bronchite e bronchiolite varia in base alla gravità della condizione e all'età del paziente.
Nel caso della bronchite acuta, il riposo, l'assunzione di liquidi e l'uso di farmaci antinfiammatori o espettoranti sono spesso sufficienti per alleviare i sintomi, così come l’evitare il fumo e altre sostanze irritanti. Nei casi di bronchite cronica, potrebbe essere necessario un trattamento più complesso, che potrebbe includere broncodilatatori, corticosteroidi o terapie inalatorie. Per i fumatori, smettere di fumare è fondamentale per prevenire il peggioramento della condizione.
La bronchiolite nei bambini, in particolare nei neonati, richiede un'attenzione speciale: solo se i sintomi sono lievi, come un respiro accelerato ma non troppo affannoso, il trattamento può essere gestito a casa. In questi casi, i lavaggi nasali frequenti e l'aerosol con soluzioni saline possono aiutare a rimuovere il muco dalle vie aeree. Nei casi più gravi, ovvero dove si palesa una significativa difficoltà respiratoria o il bambino non riesce a mangiare, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero per ricevere ossigenoterapia o altre forme di assistenza respiratoria. Poiché la bronchiolite è contagiosa, è importante mantenere il bambino lontano da persone con un sistema immunitario debole e seguire pratiche igieniche rigorose per evitare il contagio.
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