Potassio alto nel sangue: quando bisogna preoccuparsi
Il potassio è un minerale fondamentale presente in molti alimenti, in particolare frutta, legumi e verdure. È considerato un macroelemento, uno dei minerali presenti in quantità elevate nel corpo, con un fabbisogno giornaliero di almeno 3.000 mg per gli adulti.
All'interno del corpo, si trova prevalentemente nei liquidi intracellulari, dove svolge funzioni simili a quelle che svolge il sodio all'esterno delle cellule: tra esse vi sono la regolazione dell'eccitabilità neuromuscolare, il ritmo cardiaco, la pressione osmotica, l'equilibrio acido-base del corpo e la ritenzione idrica.
La carenza di potassio può causare problemi significativi, come debolezza muscolare, irregolarità del battito cardiaco, cambiamenti d'umore, nausea e vomito: i riflessi si riducono, i muscoli perdono tono, il cuore fatica a pompare il sangue, i reni non funzionano correttamente e il battito cardiaco rallenta, rendendo difficile la concentrazione.
Cosa succede, invece, quando i valori del potassio nel sangue sono troppo elevati? Capiamolo insieme.
Potassio alto: le cause
L'iperkaliemia, o iperpotassiemia, è la condizione in cui i livelli di potassio nel sangue sono uguali o superiori a 5,5 mEq/l: tale condizione può derivare da un eccesso di riserve di potassio nell'organismo, dovuto a un aumento dell'apporto alimentare o a una ridotta eliminazione da parte dei reni, o da uno spostamento importante del potassio dalle cellule al sangue.
Le cause di potassio alto nel sangue possono essere esogene o endogene.
Patologie renali, che impediscono l'adeguata escrezione di potassio, e i farmaci che interferiscono con l'eliminazione del potassio sono tra le cause più comuni: in tali condizioni, una dieta eccessivamente ricca di potassio o trattamenti contenenti potassio possono contribuire all'iperkaliemia. Allo stesso tempo, anche il rilascio di grandi quantità di potassio dalle cellule, dovuto a condizioni come il morbo di Addison, l’insufficienza renale o i traumi cellulari, può portare a questa condizione.
Come si può comprendere fin qui, in molti casi, l'iperkaliemia è il risultato di problemi multipli che si presentano simultaneamente, dato che, in genere, dei reni sani riescono a gestire un aumento moderato di potassio nella dieta, eliminando l'eccesso senza difficoltà.
Potassio alto: i sintomi
I sintomi di potassio alto nel sangue variano a seconda della gravità dell'iperkaliemia: quando lieve, può essere asintomatica o causare solo una debolezza muscolare leggera, mentre un eccesso di potassio medio-alto può portare a sintomi più gravi, tra cui:
- Dolori addominali con nausea, vomito e diarrea.
- Difficoltà respiratorie.
- Parestesie (formicolii).
- Debolezza e crampi muscolari.
- Sensazione di gambe pesanti.
- Astenia progressiva (fino a paralisi).
L'iperkaliemia severa può causare alterazioni del ritmo cardiaco, che possono manifestarsi come aritmie, rallentamenti del battito e fibrillazione ventricolare che, se non trattata in tempo, può portare all'arresto cardiaco.
Come mantenere i livelli nella norma
Per mantenere i livelli di potassio nel sangue nella norma, è importante seguire alcune linee guida:
- Dieta equilibrata: seguire una dieta bilanciata che includa una varietà di alimenti ricchi di potassio, come frutta e verdura, ma senza eccedere, specialmente in caso di predisposizione all'iperkaliemia, nel cui caso potrebbe essere necessario limitare l'assunzione di cibi ad alto contenuto di potassio.
- Idratazione: evitare i rischi della disidratazione, che può alterare i livelli di potassio nel sangue e bere abbastanza acqua per aiutare i reni a mantenere l'equilibrio elettrolitico nel corpo.
- Monitoraggio dei farmaci: come anticipato, alcuni farmaci possono aumentare i livelli di potassio, ragion per cui è bene consultare il medico per valutare la necessità di eventuali cambiamenti nella terapia farmacologica.
- Esercizio fisico moderato: mantenere uno stile di vita attivo, ma evitare esercizi estremi che possano causare un rilascio eccessivo di potassio dalle cellule.
- Controlli regolari: effettuare regolari analisi del sangue per monitorare i valori del potassio nel sangue, specialmente se si hanno condizioni preesistenti come malattie renali o cardiache.
Quando preoccuparsi
L'iperkaliemia può diventare una condizione critica se non trattata tempestivamente ed è quindi fondamentale preoccuparsi e cercare immediata assistenza medica in presenza dei seguenti segnali:
- Alterazioni cardiache: palpitazioni, aritmie o qualsiasi sintomo che possa indicare problemi cardiaci devono essere valutati rapidamente.
- Valori elevati di potassio: livelli di potassio nel sangue superiori a 6,0 mmol/l indicano un'iperkaliemia moderata a grave, che può essere potenzialmente letale se non trattata. Livelli superiori a 10,0 mmol/l sono considerati una situazione di emergenza medica.
- Sintomi neurologici: cambiamenti improvvisi nell'umore, confusione, vertigini o difficoltà di concentrazione possono indicare uno squilibrio elettrolitico grave.
- Sintomi gravi: debolezza muscolare intensa, paralisi, difficoltà respiratorie e forti crampi muscolari sono segnali che richiedono un intervento medico urgente.
Trattamenti per l'iperkaliemia
Il trattamento dell'iperkaliemia varia in base alla gravità della condizione.
Per l'iperkaliemia lieve, può essere sufficiente ridurre l'apporto di potassio nella dieta e sospendere eventuali farmaci che ostacolano l'escrezione di potassio: in alcuni casi, possono essere somministrati diuretici per aumentare l'eliminazione del potassio tramite le urine.
Per situazioni più gravi, sarà il medico a valutare le diverse opzioni di trattamento tra:
- Farmaci che possono aiutare a ridurre i livelli di potassio legandosi ad esso nel tratto intestinale e facilitandone l'eliminazione con le feci.
- Per proteggere il cuore, può essere somministrato calcio per via endovenosa, anche se non riduce i livelli di potassio nel sangue.
- L'insulina, accompagnata da glucosio, può aiutare a spostare il potassio dal sangue all'interno delle cellule, riducendo così i livelli sierici di potassio.
- Un farmaco comunemente usato per l'asma, l'albuterolo, può essere somministrato per via inalatoria per abbassare i livelli di potassio nel sangue.
In ogni caso, ci teniamo a ribadire l’importanza di rivolgersi subito a un medico nel caso in cui si avvertono i sintomi di potassio alto sopraelencati.
Se hai qualche dubbio oppure vuoi semplicemente approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di professionisti è a tua totale disposizione.